Matthaeus torna nei DarKillerS, la storia del ritorno dei dk, vissuto da me (matthaeus)

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 26/8/2006, 23:08

Mentat Assassino

Group:
Veronese DOC
Posts:
2,355
Location:
Time Ø

Status:


PARTE I - IL PASSATO
Matthaeus... il nome che gli era stato dato dal suo Maestro... un nome che risvegliava in lui dolorosi momenti del suo passato; un nome che i suoi pochi e fedeli compagni non pronunciavano mai per intero.
Il piccolo mago umano, entrato nell'Oscuro Castello lo stesso periodo in cui l'Oscuro Signore scomparve, visse per lungo tempo in compagnia di pochissimi dei grandi guerrieri di Oren che non avevano abbandonato quelle terre: i pochi superstiti che per un motivo o per un altro decisero di rimanere tra quelle mura ricche di ricordi. In quei tempi strinse un saldo rapporto con alcuni di essi.
Quando Ashnar e altri guerrieri tornarono, una notte, nell'oscuro maniero, Matthaeus si riaccese vedendo la possibilità che ovunque, nelle terre di Excalibur, si tornasse a parlare di quei condottieri senza pace.
Non era ben visto da alcuni dei guerrieri veterani ma riuscì a guadagnarsi la fiducia di Ashnar e dimostrò di sapere come rendersi utile. In breve tempo, grazie all'appoggio di coloro che ebbero l'opportunità di conoscerlo meglio, entrò a far parte della ristretta cerchia di persone che gestivano (o per lo meno tentavano) il Castello di Oren e i suoi soldati, temuti da tutti. Ashanr era già la terza persona a cui spettò l'arduo compito di sostituire l'Insostituibile, ma nessuno dei tre avevano mai osato sedersi sul trono di Oren.
Passavano i mesi e il giovane mago si impratichiva sempre di più nell'arte della Magia. Ormai il Fuoco era come un'estensione del suo corpo. Ma nello stesso tempo in lui cresceva la disperata consapevolezza che l'Oscuro Signore non sarebbe tornato (ci parlò solo qualche volta prima che egli scomparisse, ma quelle poche parole e quello che gli fu raccontato gli bastarono per capire chi era Valnir). Dopo alcuni litigi da dimenticare, provocati dalla crescente tensione all'interno del castello, e dall'amicizia che Matthaeus aveva coltivato con una persona che ormai da tempo immemore non metteva piede in quel castello, forse uno dei migliori uomini tra quelli che combatterono sotto lo stendardo di Oren. Mai Matthaeus smise di essere fedele allo stendardo che svolazzava alto, sull'oscuro castello... ma troppe volte ormai questa fedeltà era stata messa in dubbio, il suo orgoglio era ferito nel profondo, e la situazione nel castello era diventata ingestibile e invivibile.
Cosi, una notte, al culmine di una discussione, egli decise prendere altre strade, di andarsene... Altri dei guerrieri di Oren, tra i giovani e i più adulti, tra chi aveva perso la speranza di un ritorno del Re Nero e chi mai ci aveva creduto, lo seguirono. Già da tempo si sapeva che sarebbe successo, si sentiva nell'aria, e Matthaeus non era il solo che aveva preso il considerazione l'ipotesi di andarsene.
A loro si unì il mago dalla lama lucente, che aveva consolidato il rapporto con Matthaeus e con altri condottieri di Oren. Si fecero notare ben presto e molti tra i maghi e i guerrieri più valorosi delle terre di Excalibur passarono dalla loro parte.

PARTE II - IL PRESENTE
Era passato tanto tempo, ormai, da quando Matthaeus si allontanò da Oren per una nuova vita. Il suo esperimento fallì: aveva preteso di unire sotto la sua staffa uomini troppo diversi tra loro. Ma in quei tempi bui conobbe i capi di altri gruppi di guerrieri erranti, che strinsero alleanza con lui fidandosi della sua saggezza e delle sue vaste conoscenze.
Egli era ormai conosciuto in molte città eppure si sentiva vuoto... gli mancava qualcosa.
Durante un periodo in cui si stabilì a Giran gli arrivarono alcune voci di movimenti a Oren. Non ci volle credere: troppe volte aveva raggiunto a cavallo il castello che a lungo lo aveva ospitato per verificare se fossero vere le voci del ritorno di Valnir... tutte le volte invano. Eppure sentiva che qualcosa stava realmente accadendo, ma la gestione dell'alleanza lo teneva troppo occupato per pensarci... e del resto non era più nemmeno sicuro che sarebbe tornato a Oren anche se ci fosse stato Valnir: aveva raggiunto un equilibrio nella sua nuova vita, anche se si sentiva vuoto e le sue giornate erano piuttosto monotone.
La sera che dal cielo cadde il libro insanguinato e il corpo di un soldato che aveva già visto in giro, era nelle vicinanze. Si avvicino perplesso alla folla e dopo un istante di esitazione capì... Valnir era tornato!
Il giorno dopo si mise in viaggio verso Oren. Fu lungo la strada che vide un puntino nel cielo muoversi, via via ingrandendosi, verso di lui. In breve tempo capì che si trattava di un enorme drago nero e mentre questo stava atterrando smontò sbalordito da cavallo e si mise in ginocchio.
Con suo stupore delle lacrime gli scorrevano sul volto, offuscando la slanciata figura di un elfo oscuro che si muoveva verso di lui. Era Valnir.
"Alzati Matthaeus" e il mago si alzò stupito dal fatto che il Re Nero lo aveva riconosciuto e si ricordava ancora il suo nome.
"Oren ha ancora bisogno di te, e di coloro che ti hanno seguito". A quelle parole svanirono tutti i dubbi di Matthaeus: ora sapeva che doveva seguire Valnir.
I due parlarono di quello che era successo nel frattempo nelle terre di Excalibur e di quello che sarebbe successo nei prossimi giorni.
"Molti di noi hanno abbandonato queste terre ma adesso stanno tornando o sono già tornati. Tu che conosci bene i movimenti attuali nelle terre di Excalibur, e hai molti contatti, potresti essere un ottimo diplomatico. So che sei ancora in contatto con Nardu e gli altri... informali di tutto. Fate la vostra scelta... la data la sai, fai in fretta".
Matthaeus si inchinò senza proferir parola e seguì con lo sguardo Valnir che montava sul suo drago e si allontanava.
Nei successivi giorni parlò a lungo con i suoi vecchi compagni che erano ancora con lui e insieme decisero di tornare sotto lo stendardo di Oren. Nel frattempo egli contattò anche gli altri capi della sua alleanza per informarli e per sentire quanti di loro sarebbero stati disposti a combattere al fianco di Oren. Molti non sapevano nulla del Re Nero e dei suoi condottieri, altri conoscevano alcune leggende, pochi si ricordavano di lui.
"Alby consegna il mio messaggio a Valnir: § E' dunque giunto il momento, mio Oscuro Signore, che le spade e le staffe magiche degli antichi assassini, i DarKillerS, si riuniscano nuovamente sotto il tuo comando. Mi affido a te, assieme a tutti coloro che sono riuscito a contattare, e che con me torneranno. Forse non riusciremo a essere presenti per il Grande Giorno, ma faremo il prima possibile. La mia Magia e' al tuo servizio, ora e per sempre. § "



Edited by Mattyno - 27/8/2006, 20:19
 
Web  Top
0 replies since 26/8/2006, 23:08   60 views
  Share