[La Nuova Alba] La Nuova Alba (2)

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Nardu
view post Posted on 26/12/2006, 16:32




1° Ciclo Lunare dalla Caduta dell'Imperatore (C.I.) - Luna Piena

I quattro temerari esplorarono a lungo l'edificio senza trovare nulla: non era rimasto nulla.
"Nessuno deve saperlo al di fuori di noi..."
"Potremmo governare segretamente spacciandoci per l'imperatore!"

Raggiunsero quello che scoprirono essere l'ingresso, invisibile ed inaccessibile dall'esterno.
"Elessin ordina al tuo drago di attenderci fuori. Non vorrei ci fossero sorprese." sussurrò Seizan.
Il non-morto aprì con forza i possenti portoni in ebano.

Dinnanzi ai maestosi portoni d'ingresso al palazzo una grande scalinata conduceva a quella che era una piazza, posta a poca distanza dal vecchio palazzo reale. Una piazza gremita di persone esultanti.
I quattro compagni si guardarono stupiti e levando gli occhi al cielo capirono: il sole era tornato a risplendere.
Furono subito raggiungi da Irish e Thrall che avevano atteso all'esterno e si diressero verso il bordo della scalinata.

"Bisognerà provvedere a tutta questa luce..." sussurrò in un'orecchio Seizan al mago con un sogghigno.
Elessin impugnò la spada rosso sangue e l'alzò al cielo.
"Perchè ci acclamate?" chiese alla folla.
"Perchè avete eliminato l'Imperatore. Gli anni del terrore sono finiti. Gli anni della vita iniziano ora!" risposero i presenti come un sol uomo.
"Vi sbagliate!" annunciò il drow.
Il silenzio cadde tra la folla. Lo sgomento iniziò a prendere il sopravvento nei loro cuori scacciando la gioia e l'euforia per la dolce novella.
"L'imperatore nero è morto...ma il regno del vero terrore sta per avere inizio!"

Utilizzando le proprie capacità Aramil, Elessin e il drago nero evocarono un'oscurità magica nel cielo. Contemporaneamente il dragone volò sopra le teste del popolo soffiando acido mortale e gettando nel panico gli attoniti spettatori.
Irish corse sulla cima delle gradinate e utilizzando i poteri della propria mazza magica assunse l'aspetto della paura sotto forma di un terribile mostro, emblema del panico, terrorizzando a morte gli sventurati che ebbero la sfortuna di posare l'occhio su quell'apparizione.
Aramil innalzò mura di fiamme e si diede al massacro incontrollato. Le urla della gente sofferente, straziata dal fuoco magico, non avevano limiti.
Thrall si tuffò nella folla inseguento coloro che fuggivano e trucidandoli o decapitandoli con la propria ascia.
Il terrore più assoluto si sparse a macchia d'olio per la metropoli.

Solo la voce di Elessin rieccheggiò sopra il frastuono, il ruggito del drago e le urla dei sofferenti.
"Assassini, ladri, malviventi e guerrieri senza remore: questo è il vostro regno!"
Annunciò.
"Popolo dell'impero...osserva con scrupolo le leggi di Inith, il Nostro Signore. Colui che ha creato tutto, colui che vi osserva e vi punisce. La sua magnanimità verso i devoti non ha limiti, superata solo dalla sua collera verso gli infedeli! Non dissacrate mai il culto di Init e rispettate l'autorità della Confraternita che lo rappresenta."
Concludendo in modo profetico.
"L'alba della nuova notte avrà inizio."

I compagni, i nuovi sovrani dell'Impero, gli uccisori del vecchio Imperatore Nero, i creatori della Confraternita, si ritirarno nel castello.
L'effetto dell'oscurità magica svanì e il sole tornò a spledere alto nel cielo, illuminando i cadaveri sparsi per la piazza, come se stesse deridendo quanti avevano sperato che la sua ricomparsa preannunciasse gloria e pace per il popolo. Ogni speranza nel cuore della povera gente era morta.

(continua...)

Edited by Nardu - 5/1/2007, 14:14
 
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Nardu
view post Posted on 5/1/2007, 12:55




(...continua)

Seizan decise che se volevano dominare avrebbero dovuto ricorrere nuovamente all'uso della Carte. E così fecero.
Riuscirono a scoprire che l'oscurità in cielo era dovuta al potere della rosa: una speciale teca ricopriva il mistico fiore e quando la teca veniva rimossa la tenebra avvolgeva l'intero regno.
Si diressero perciò nell'ala ovest del palazzo, dove la rosa rossa giaceva nella sua nicchia nella parete.

Seizan rimosse con cautela la teca e improvvisamente l'oscurità, sotto lo sguardo compiaciuto del lich, avvolse le terre di Bretonnia e dell'Impero.
"Scusate! Noi sappiamo che la rosa è legata alla vita dell'imperatore. Ora che l'imperatore è morto, questa nuova rosa a chi è legata?" disse Thrall esprimendo un dubbio che albergava nel cuore di tutti.
"Sinceramente non lo so..." annunciò Aramil con rammarico quando fu interrotto da Irish "E se provassimo a distruggerla? Chiunque sia legato ad essa morirà..."
"Ma potrebbe essere rischioso per chi la distrugge!" aggiunse Elessin.
Thrall afferrò la rosa e urlò "Che qualcuno la distrugga!"
Nessuno si mosse e quindi fu il barbaro a prendere l'iniziativa e colpì il fiore.

Man mano che i rossi petali cadevano a terra così la vita dell'orco sfumava. Nel giro di pochi secondi il valoroso guerriero giaceva a terra privo di vita.
Seizan osservò la scena impassibile, anche quando al posto della vecchia rosa prese forma una sostituta esattamente identica.
"Chi tocca la rosa si lega indissolubilmente ad essa. Non possiamo lasciarla lì. Qualcuno potrebbe trovarla ed divenire così immortale." setenziò il non-morto.
"Ma toccarla significa legarsi ad un fiore e rischiare di fare la stessa fine di Thrall." disse Elessin, preoccupato più per sè che per l'orco.
Il lich incurate a quelle parole afferrò con forza il fiore e poi lo rimise al suo posto.
"Sono curioso di vedere come può morire un morto!" dichiarò ai compagni e si allontanò in silenzio.

Thrall fu portato da uno dei chierici in città che, costretto, lo prese sotto le proprie cure così che l'orco riuscì a riprendersi in breve tempo.

(continua...)
 
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Nardu
view post Posted on 5/1/2007, 13:24




(...continua)

L'esodo ebbe inizio.
L'intera popolazione della città iniziò ad abbandonare in massa la capitale per dirigersi il più lontano possibile dalla Confraternita o da come furono definiti i Portatori di Morte.

Nel giro di pochi giorni solo Trhall ed Aramil sarebbero rimasti a girovagare, come mietitori spietati, tra le rovine presi da un'irrefrenabile sete di distruzione e massacro.

Il silenzio che incombeva sulla città era pressochè assoluto, rotto solo dal crepitio degli edifici in fiamme e dai rumorosi passi della guardie scheletriche richiamate da Seizan.
Improvvisamente qualcuno bussò al massiccio portone in ebano nero e tutti si volsero incuriositi. Irish si diresse ad aprire.

Una meravigliosa e sensuale fanciulla umana entrò nell'edificio impavida. Nè la vista del cupo non-morto avvolto dal mantello nero sul proprio trono d'ossa, lo sguardo assassino dell'imponente orco in armatura pesante con l'ascia sporca di sangue o l'incompente drago nero riuscirono a demoralizzare la ragazza.
Aramil subito si affiancò alla nuova arrivata "Cosa fate qui dolce fanciulla?"
"So che avete bisogno di me..." disse una voce femminile nella testa del mago elfo che ne rimase impressionato in modo palese.
"Ne dubito..." ribattè impassibile il lich senza muoversi.
"Init, la divinità da voi tanto proclamata, non esite. Ma io sono abile nell'ingannare la gente e vi sarò utile per far sì che la vostra menzogna non venga scoperta." rispose con calma la voce. Tutti capirono che era la giovane a possedere la capacità di parlare con il pensiero.
"Potrebbe esserci realmente utile!" ammise Irish.

"Io propongo di ucciderla! Sa troppo su Init!" urlò Thrall lanciandosi sulla ragazza brandendo minacciosamente l'ascia bipenne.
Una lunga serie di pugnali colpì violentemente il barbaro in carica che si sbilanciò cadendo. Le piccole armi da lancio erano partite da un imprecisato antrafatto nella parete.
"C'è qualcuno!" urlò il guerriero dalla pelle verde.
"Cercatelo e portatelo qui!" ordinò con tono che non ammetteva repliche Seizan.
L'orco e l'elfo ombra si lanciarono alla caccia.

"Tornando a noi, ragazza, qual'è il tuo nome?" chiese Aramil.
"Ziusdra..."
"Potresti tornaci utile, ma cosa vuoi?" chiese Elessin.
"Regnare..."
"Ora fai parte della Confraternita. Tu sarai la Signora Oscura. La Sacerdotessa di Init." annunciò Seizan.
"L'halfling. E' un mio servo. Risparmiategli la vita." chiese proprio mentre Thrall sfogava la propria furia e la propria forza stringendo tra le braccia il lanciatore dei pugnali.
"Lascialo..." disse il non-morto all'orco "...ci servirà fedelmente."

Da quel momento la dominatrice mentale entrò ufficialmente a far parte della Confraternita nelle vesti della Sacerdotessa. anche la sua guardia del corpo, completamente asservita agli ordini della donna, venne ammessa all'ordine.

(continua...)
 
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Nardu
view post Posted on 5/1/2007, 14:12




(...continua)

"Mago! Tu sei molto abile nel manipolare l'arcano quindi potresti fare qualcosa che tornerebbe molto utile alla Confraternita. Abbiamo bisogno di un marchio e di un'incantesimo che possa riprodurlo ovunque vogliamo. Sei in grado di farlo?" s'informò Seizan.
"Non devi nemmeno metterlo in dubbio..." rispose con sicurezza l'incantatore elfico.

Poche ore dopo il mago stava consegnado un gruppetto di pargamene ricoperte da una calligrafia minuta.
"Questo incantesimo permette di marchiare qualsiasi cosa con il nostro marchio. Con il marchio della Confraternita."
"Proporrei di marchiare noi stessi e così i futuri membri della setta." propose il lich.
Il gruppo si pronuncò accondiscentente all'iniziativa del non-morto e tutti, uno dopo l'altro, si fecero marchiare a fuoco dal mago.

L'arcano simbolo fu riprodotto in diversi punti della città, a partire dal castello, e sarebbe stato l'emblema del predominio del terrore e di Init su quelle terre.
 
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Nardu
view post Posted on 6/1/2007, 13:57




1° Ciclo C.I. (Ventisette Giorni alla Luna Piena)

"Seizan, abbiamo il nostro impero, è vero, ma un impero senza sudditi è un impero inutile!" era la voce di Elessin a parlare.
"Hai perfettamente ragione. Bisogna impressionare la gente, ma non in modo troppo violento. Bisogna convincerli che Init esiste e veglia su di loro, pronto a punire gli infedeli. Bisogna trasformare La Curonne in una città Santa, meta dei pellegrini. La Sacerdotessa sarà la nostra attrazione e il nostro strumento di persuasione..." un sogghigno si disegnò sullo scarno volto solitamente imperscrutabile del lich...

I preparativi iniziaro immediatamente e il piano del Signore di Morti prese vita nel giro di poche ore.
Una sorta di carovana. Una parata. Un viaggio fu allestito.

Ziusdra, la sacerdotessa, salì su quella che rappresentava in tutto e per tutto un'antica portantina romana in oro ed ebano. Un gruppo d'infaticabili scheletri, ricoperti da lunghissimi e spessi mantelli in raso nero, con i cappucci calati fino a coprire interamente il volto, issarono con forza il fardello.

Uno spesso manto di velluto rosso, raffigurante il simbolo della Confraternita Oscura, calava dai capi del baldacchino in modo da celare completamente alla vista la figura della mistica dominatrice mentale. Solo la sua sagoma era lievemente percettibile.

Un lunghissimo corteo di non-morti, nascosti anch'essi sotto lunghi mantelli neri, seguiva la portantina in un silenzio reverenziale. Ognuno di essi portava sulle spalle un vello raffigurante il Marchio Nero, e alcuni addirittura innalzavano stendardi e insegne. Il tintinnio delle spade arrugginite alle cinture dei guerrieri non-viventi accompagnava ogni passo la solenne marcia.

Seizan guidava la lunga colonna a cavallo di un fantastico destriero defunto. La figura misteriosa quanto inquietante del lich pareva ancora più pericolosa associata alla cavalcatura proveniente direttamente dagli abissi degli inferi. Ad ogni passo il cavallo d'ossa lasciava sul terreno l'orma dei propri zoccoli come una ferita di fuoco nel terreno.

E come se il corteo non fosse gia abbastanza imponente e misterioso allo stesso tempo, Elessin, in groppa al proprio dragone nero, anch'esso marchiato con il Simbolo Oscuro sul petto, sorvolava la lunga colonna tenendola d'occhio dall'alto, e fungendo sia come protezione che come inquietante araldo della presenza della Sacerdotessa.

Il piano del lich impiegò due giorni lunari per essere ultimato. La spavalda caronava attraversò tutte le maggiori città dell'impero per portare la notizia della venuta di Init. La sacerdotessa utilizzò a pieno i propri poteri di dominio mentale per indurre la gente a mostrarle fedeltà e devozione.

Edited by Nardu - 6/1/2007, 14:25
 
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