Questo racconto vuole essere la prefazione di 3-4 racconti, che posterò a breve, che narrano la vicenda di una spada infranta in tempi antichi che conserva ancora molto del suo potere. Quasto primo capitolo fa da cappello introduttivo alla storia, e più che fantasy vuole essere mistico-divino (frasi molto brevi e concise e assenza di azione). Cmq dopo questa prefazione partirà il fantasy.
ps:vuole essere il background della mia spada
ERICA, il mistero delle stelle
Dal Tomo delle Cronache della Terra Antica.Quando Dio creò il mondo, dapprima divise la luce dalle tenebre, e così diede vita al giorno e a sua sorella notte.Si deliziò, poi, creando creature che viaggiassero nella notte, creò la luna, bella come la vergine Maria, e le stelle. Queste erano invidiose della luna, che era più luminosa e bella e chiesero a Dio perché non voleva che loro fossero belle come la luna, Dio, che teneva a tutte quelle piccole lanterne, disse che potevano unirsi nel cielo e disegnare tutte le forme più belle della Creazione e così nacquero le costellazioni de l'orsa maggiore e la sua sorella minore, l'aquila, la balena, il lupo, pegaso il dragone e altre miriade si forme che nessun uomo potrà mai contare.
Il cielo era bellissimo, le stelle e la luna erano in armonia, e le costellazioni formavano un dipinto magnifico, dai colori aurei e purpurei, immerso in una tela nera come solo la notte.
Si dice che Dio, nelle calde sere d'estate, quando la luna è grande nel cielo, discenda sulla terra per ammirare la notte da lui creata, e perfino provi un po d'invidia per gli uomini che possono deliziarsi tutti i giorni con questa magnifica tela.
Il Draco, che discende dal Nord con le sue pieghe sinuose e come un fiume passa intorno ed in mezzo alle due Orse, in una notte d'inverno, sapendo che Dio non sarebbe disceso per il freddo, scese sulla terra e si nascose nelle insenature delle terre Orientali, attendendo il giorno. Viaggiò giù per la bianca Via e trovò uno stagno abbastanza grande per nascondersi. Qui attese.
Passarono gli anni e scoprì che vicino al suo stagno c'era una città: Yaghstell, governata dal buon re Thor. Si recò alla città e minacciò di uccidere chiunque e di portare terrore e massacro se non gli fossero stati donati due pecore al giorno. Il Re di malincuore accettò. Passarono gli anni e le pecore iniziarono a scarseggiare, così dovettero iniziare a inviare una pecora e un fanciullo estratto a sorte. Un giorno venne estratta Ariel, giovine e bella figlia di Re Thor. Costui barattò il suo regno e la sua fortuna per salvare la figlia, ma i sudditi, che avevano gia visto morire i propri figli non accettarono e decisero che Aryel andava sacrificata.
Dio, che quel giorno stava guardando la sua Creazione, vide la disperazione del povero Re, fu molto dispiaciuto che una sua creatura portasse così tanto terrore, decise così di far scendere Eridano, prode cavaliere degno erede di Ercole. Eridano scese e arrivò lo stagno.
Qui prese la sua compagna d'imprese: Erica. Armatosi chiamò il dragone e lo uccise tagliandoli la testa, grazie al grande potere concessogli da Dio. Il colpo fu talmente forte che Erica si ruppe. Eridano, compiaciutosi dell'aver compiuto il volere divino non badò alla spada, prese la testa del dragone e ritornò in cielo dove poggiò il trofeo affianco a se, di modo che le persone ricordassero la grande impresa.
Aryel che vide la scena raccolse Erica, che era andata distrutta in mille pezzi e creò una collana. Questa conteneva ancora l'antico e mistico potere donatogli da Dio per aiutare Eridano a uccidere il Drago, così Aryel, che nonostante la sua dolce età era molto buona e saggia decise di nasconderla nei sotterranei del palazzo del padre, non parlando a nessuno dell'accaduto.
Edited by Elow - 30/1/2007, 15:35
