Nardu |
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| *Con passo lento eppure solenne l'uomo si avvicinò all'Altare. Nella mano destra stringeva l'elsa di un piccolo pugnale di color ebano. Giunto in prossimità della struttura si fermò e guardano ritto verso il centro sussurrò a voce sommessa, quasi come parlasse tra sé...*
"Eccomi al Tuo cospetto, mio Signore. La mia vita è ormai Tua. La mia anima è ormai Tua. La mia mente è ormai Tua. Io sono Tuo. Sono Nardu, Tuo secondo discepolo. Devoto e fedele alla Tua Parola. Ti prego parlami tramite il Tuo Portavoce e concedimi di essere battezzato in Tuo Nome. Permettimi di essere un Consacrato ai Tuoi occhi."
*Detto ciò l'uomo con fare improvviso ed inaspettato allungò il braccio sinistro verso l'altare e con il destro brandì il pugnale contro sé stesso infliggendosi un profondo taglio al polso. Il sangue copioso iniziò a imbrattare l'altare. Con voce esaltata, un sogghigno simile ad un invasato e uno sguardo enigmatico rivolto verso l'alto il giovane urlò a gran voce...*
"Dove devo versare il mio sangue?"
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