[Mdt - L'equilibrio spezzato] Il richiamo della Luna

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"Capo"
view post Posted on 28/4/2010, 21:22




Questo pbf non è obbligatorio avrei potuto postare il tutto nella sezione dei Master ma se qualcuno ha voglia di dire qualcosa questo è un momento importante per il branco, se sarà detto qualcosa di carino posso dare anche qualche pe

Partecipanti: Tutto il branco delle Ombre
26/4/2010 Locus delle Ombre, al tramonto

Senyn era seduto su una poltrona nella stanza di preghiera, nonostante il corpo non portasse evidenti segni di invecchiamento lo sguardo dell'Uratha era spento, attraverso i suoi occhi si intravedeva la vita scorrere e lentamente abbandonarlo, ebbe ancora, però, la forza di parlare prima di lasciare questo mondo, prima di esalare l’ultimo respiro; queste sue ultime parole erano dirette ai suoi fratelli che lo stavano assistendo in quest'ultimo atto della sua vita. Nella stanza il branco delle ombre era silenzioso con lo sguardo triste come quello di un figlio che vedeva morire il proprio padre.

"Oggi nostra madre è triste! In cielo una lacrima sembra solcarle il viso! Oggi io morirò ma con me non se ne andrà solo un vecchio fratello, ma un padre, perché è questo che sono stato per tutti voi! Vi ho insegnato tutto ciò che era necessario, non dovrete ripetere i miei errori ma dovrete seguire gli insegnamenti che vi ho lasciato, onorate gli Spiriti perchè loro vi rispettano, non lasciatevi tentare dall'invidia, siate umili e lasciatevi guidare dalla Luna nelle notti di solitudine, quando io non ci sarò più dovrete continuare il vostro cammino, avrete bisogno di un altro spirito guida, di un altro mentore e non più di un lupo dalle zanne spuntate come me. Oramai siete pronti, vi lascio alla vostra missione. Io, solo oggi, vedendovi capisco di avere compiuto le mie sette missioni senza mai aver fallito, possiate anche voi portare a termine i vostri compiti così come ho fatto io, affinchè madre Luna, un giorno, possa piangervi così come sta facendo ora per me.
Andate ora! E non fermatevi a guardare come muore un vecchio lupo."


Queste furono le ultime parole di Senyn prima che le sue stanche palpebre sbattessero per l’ultima volta, la splendente Amahan Iduth, ormai, lo aveva richiamato a sé! La Luna lo rivoleva e questo era inevitabile. Dopo qualche minuto il suo corpo, ormai esanime, cominciò ad illuminarsi di una flebile luce bianca, le estremità del corpo cominciarono a diventare fumo, denso e dall'odore acre, nell'aria riecheggiava la voce di Senyn piena d’amore, un amore che pochi saprebbero dare...non passò molto prima che l'ultima parte del corpo dell'Uratha svanisse lasciando per sempre i due mondi.

 
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Ner'zhul
view post Posted on 29/4/2010, 01:01




Oramai Lucian Kelvra era il nuovo Alpha del branco cresciuto e accudito da Senyn, oramai era compito suo prendere le decisioni e sapeva che se non fosse stato all'altezza del compito non solo lui ma tutti suoi fratelli si sarebbero ritrovati in brutte situazioni anche mortali...non poteva permettersi di sbagliare.
E così il cuore del Rahu si riempì di dolore e la sua bocca di parole confortanti:


"Nostro padre è spirato e compiangerlo non lo farà ritornare purtroppo! Onoriamolo come il più grande del nostro popolo, come colui che ora potrà sempre vegliare su di noi insieme a nostra madre!"

Detto ciò Lucian, incurante di ciò che potrebbe essere detto dai suoi fratelli in quel frangete, si diresse, con passo solenne e in preda al dolore, sulla torre più alta del castello e con un poderoso balzo salì sul tetto, e gridò con tutto il fiato in corpo verso la Luna sua creatrice:

"Padre mi basterà essere la metà del'Uratha che sei stato tu per ritenermi soddisfatto, noi Ombre non ti deluderemo e questa è una promessa che faccio a te, a nostra madre e tutti gli spiriti che sentiranno il mio ululato di dolore!!!"

Subito dopo un enorme uomo lupo, forte del suo dolore, ululò fragorosamente, un ululato carico di tristezza, in grado di scuotere le fondamenta del Hisyl...

Edited by Ner'zhul - 29/4/2010, 03:58
 
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RI4M I DELT4
view post Posted on 29/4/2010, 01:19




Krovian era li...
Sguardo perso nella tristezza del suo spirito.
Dopo un minuto di silenzio e dopo le parole di Lucian alzò lo sguardo rivolgendosi al resto dei suoi fratelli:


Nostro padre è morto e con lui una parte di noi, mi aspetto da ognuno di voi la stessa dedizione e fedeltà nei confronti del nostro nuovo Alpha, ma da miei fratelli quali siete, sono convinto che non ci sarà nessun tipo di incertezza in questo.

Si fermo un attimo per le lacrime che premevano sugli occhi, e rincominciò:

Dobbiamo essere forti fratelli, i suoi insegnamenti ci hanno portato ad essere ciò che siamo adesso e non deluderemo nostro padre. Porteremo avanti i suoi progetti con onore e virtù.


Krovian chinò il volto verso i compagni e si diresse verso la sua stanza. Appena vi entrò si diresse al terrazzo e intonò un requiem dedicato al padre che si sarebbe protratto per tutto l'arco della notte.
 
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Kordfury
view post Posted on 29/4/2010, 01:34




Vasily era li immobile paralizzato dal dolore,lucian con le sue parole aveva perfettamente ragione ma il corpo del giovane irraka sembrava non muoversi la mente tornava indietro al primo incontro, alle avventure passate insieme alla figura che aveva assunto Senyn per lui, un sorriso comparve sul volto dell'uratha e mentre una lacrima gli solcava il viso disse

"Addio padre che tu possa essere accolto tra le braccia di nostra madre luna e che tu ci possa proteggere dall'alto ora è il nostro momento, noi veglieremo su queste terre come tu prima di noi non ti deluderemo....è una promessa"

Detto questo Vasily alzo la testa con gli occhi chiusi per dirigere un'ultima preghiera a Senyn l'eterno ,o come lo chiamava lui , a suo padre
 
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Nardu
view post Posted on 29/4/2010, 09:19




L'Elodoth non fece nulla. Era uno spettatore.

Non si disperava, urlava o piangeva per colui che era stato il padre che non aveva mai avuto. Perchè Senyn lasciava i due mondi senza rimorsi e senza rimpianti. Aveva realizzato i suoi obbiettivi e portato a termine la propria esistenza come ognuno si augura di fare: con soddisfazione.
Questo lo rincuorava enormemente.

Non cercava conforto, supporto o un qualcosa che potesse alleviare la sofferenza del distacco. Perchè Senyn non li stava lasciando, ma cambiava il modo di vegliare sui suoi figli. In fondo loro padre era l'Eterno.
In ogni raggio di Madre Luna l'Elodoth avrebbe rivisto quella persona che più si avvicinava nel suo immaginario alla mitica figura di Padre Lupo, il capostipite della loro progenie.
Le Ombre non sarebbero state abbandonate, ma avevano l'occasione per render fiero colui che le aveva cresciute ed istruite dimostrandogli quanto avevano imparato.

Non spese parole ne fece alcun gesto verso i fratelli. Ognuno affrontava quel momento come l'animo gli suggeriva e per quanto il legame tra loro fosse solido e forte, in quel momento nessuna parola avrebbe potuto far la differenza.
Erano un gruppo unito, un branco, una famiglia. Questa consapevolezza avrebbe dato a tutti la forza di superare lo svezzamento dal padre e di affrontare ogni sfida futura.

Osservò il Rinnegato svanire.
Osservò l'Uralath svanire.
Osservò e ascoltò i fratelli che gli stavano intorno.

L'Elodoth fu solo uno spettatore.
Come tutti.

Quando si guarda una rappresentazione c'è sempre colui che commenta lo spettacolo, quello che cerca di dar suggerimenti ai protagonisti, ben conscio che questi non lo ascolteranno, quello che vive le scene più forti allontanandosi e colui che osserva tutto e lo vive dentro di sé.
In ogni caso lo spettacolo seguirà sempre il copione, indipendentemente dalle mosse del pubblico.

A volte la vita segue il suo copione, che molti chiamano Destino, e noi siamo solo degli spettatori.
Questo era il momento guardare il sipario chiudersi sulla scena in cui Senyn era stato il protagonista; ma si trattava solo di un attimo perchè il prossimo atto era imminente e stavolta i protagonisti sarebbero stati loro.
Il Branco delle Ombre.
I Figli di Senyn.
 
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Durlach
view post Posted on 29/4/2010, 17:40




Rod era in ginocchio vicino al corpo di Senyn,dentro di se nutriva la speranza che alla fine senyn sarebbe sopravissuto anche in quell'occasione e non accettava le parole d'addio che suo padre stava pronunciando,poi vide il corpo di senyn scoparire davanti hai suoi occhi senza che lui potesse fare niente e quando fu scoparso del tutto sentì un dolore tremendo nel petto sentì il bisogno di sfogarsi quindi abbandonò i suoi fratelli dove si trovavano e si mise a correre più forte che poteva nella foresta.
Mentre correva pensava che la persone che gli aveva insegnato tutto era scomparsa e non l'avrebbe mai più rivistta,si chiese cosa sarebbe stato di lui adesso?,dove doveva andare?
Improvvisamente sentì in lontananza l'ululato di Lucian e subito capì qual'era il suo destino,doveva restare li con i suoi fratelli e portare avanti i voleri di suo padre così che le ombre saranno rispettate da tutti!
 
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view post Posted on 30/4/2010, 19:24

Divinità Minore

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Morto. Il corpo di Senyn l'eterno, era morto.
La Madre lo avrebbe accolto illuminandolo con i suoi dolci raggi argentei, in una lenta fusione che ne avrebbe fatto una cosa sola.
Lo spirito di Senyn sarebbe stato lì, a vegliare su di loro, come aveva fatto ogni giorno che Vladimir poteva ricordare da quando si era unito alle Ombre, ormai piu' di un secolo fa.

Non una lacrima scese sul volto del Cahalith, piangerne la morte sarebbe stato vano.

L'unica cosa da fare era innalzare le sue gesta al cielo, in modo che ogni creatura potesse sapere della gloria di Senyn l'Eterno, di cosa lui era stato e di cosa è ora: Padre che cresce i suoi figli amorevolmente, Fratello disposto sempre ad ascoltare e suggerire, Guerriero indomito in ogni battaglia e abile diplomatico quando necessario.

Dopo che ognuno dei suoi fratelli fu uscito fece un respiro e uscì chiudendo la porta alle proprie spalle. Andò lentamente verso l'uscita del castello, in testa aveva in mente solo un posto dove dirigersi.

Presa la forma Uran, corse verso le montagne a est del castello, verso un altipiano che aveva avuto modo di scoprire negli anni.

Di lì sopra si poteva vedere tutto il territorio delle Ombre, da nord a sud, fino in fondo al bosco. Ma questa non era l'unica particolarità del luogo: la conformazione delle rocce lo rendeva un'enorme cassa di risonanza.

L'ululato del Cahalith echeggià per tutta la notte narrando le gesta di Senyn l'Eterno, Padre delle Ombre. In cuor suo voleva che tutti fossero a conoscenza della Sua Gloria.


 
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