[Sine Requie - Terre Perdute] Creazione personaggi

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Nardu
view post Posted on 27/2/2012, 09:39




Vi posto alcune linee guida sia per aiutarvi a scegliere il personaggio (qualora siate confusi) o per perfezionarlo se già avete delle idee.

Vi basterà rispondere alle domande che seguono, così che potrò darvi dei suggerimenti per il Background completo (avendo una visione complessiva dell'ambientazione ) e per al scheda che cuciremo ad hoc.

Origini
- Di che nazionalità sei (americano, inglese, tedesco, ecc...)?
- Chi eri prima del giorno del giudizio (soldato, civile, nobile, ecc...)?
- Dove ti trovavi il Giorno del Giudizio (6 giugno 1944, durante lo sbarco in Normadia)?

Passato
- Come sei sopravvissuto al Giorno del Giudizio (fortuna, ti hanno aiutato, ecc...)?
- Cosa ti ha portato ad entrare in un gruppo di Cacciatori di Morte?

Per qualsiasi dubbio o altro chiedetemi che son pieno di suggerimenti per i personaggi...
 
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El draugo
view post Posted on 27/2/2012, 21:38




Jacques LeBlanc

Nazionalità: francese
prima del D day: Mercante doppiogiochista
dove mi trovavo il D day: III Reich, Colonia

come sono sopravvissuto: grazie al mio essere scaltro e intelligente si è sempre destreggiato anche in un paese in cui il suo non essere biondo lo avrebbe penalizzato, una volta che le città hanno iniziato a diventare troppo chiuse ha deciso di togliere le tende ed avventurarsi nelle terre perdute orientali, scelta opinabile ma che per ora gli ha salvato la vita
Successivamente ho incontrato il gruppo e ho deciso di rendermi utile come interprete, e nel frattempo faccio il mio interesse, raccattando merce da vendere ai villaggi per ricavare qualche ricchezza in più
 
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Nardu
view post Posted on 28/2/2012, 12:40




CITAZIONE (El draugo @ 27/2/2012, 21:38) 
ha deciso di togliere le tende ed avventurarsi nelle terre perdute orientali, scelta opinabile ma che per ora gli ha salvato la vita

Ottimo il tutto, poi definiamo anche con scheda.

Comunque dicendovi che iniziamo nelle terre perdute orientali non significa che dobbiate essere obbligatoriamente andati lì da BG. Il gruppo di cacciatori a cui siete aggregati lo potete aver incontrato ovunque in europa.
 
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Ner'zhul
view post Posted on 29/2/2012, 17:12




Nome: James D. Mclaud

Soprannome: Rev (abbreviazione di Revolver)

Nazionalità: Inglese - Glasgow (Scozia)

Prima del D-day: Soldato aruolato nella fanteria Inglese; nel 1941 reclutato, in Africa settentrionale, nei SAS (Special Air Service) dal tenente delle Guardie Scozzesi David Stirling; nacque così il primo corpo speciale britannico.

Dove mi trovavo il 6 giugno 1944: Nei pressi di Benouville, in Normandia, con la 3° Brigata Paracadutisti SAS, paracadutati a Le Bas De Ranville la notte fra il 2-3 Giugno con lo scopo di neutralizzare e distruggere quanti più ostacoli possibili per favorire l'avanzata delle truppe di terra, mi stavo dirigendo in quel momento verso la spiaggia con nome in codice Sword per ricongiungermi alla 3° Divisione Fanteria Britannica.

Come sono sopravvissuto: La notte tra il 6-7 Giugno 1944 sono riuscito a riunirmi alla 3° Divisione Fanteria Britannica, non capii esattamente cosa stava succedendo, i nazzisti stavano evidentemente utilizzando qualche sorta di arma chimica, perchè gli orrori che stavo vedendo in quei momenti erano...irreali. Non appena arrivai al quartier generale stanziato per la spiaggia di Sword io e tutti gli appartententi alla 3° Brigata Paracadutisti SAS furono rimpatriati d'urgenza, come importante risorsa difensiava Inglese, con me molti altri furono rimpatriati in quella che chiamevamo casa, ma che in realtà si trasformò in un Inferno il regno degli Inferi più pericoloso di tutti!!!

Cosa mi ha portato ad unirmi ad un gruppo di cacciatori di morte: Lo spirito di conservazione e di sopravvivenza! So usare sia armi bianche che da fuoco, sono stato addestrato a sopravvivere in ambienti ostili insieme ad una squadra di pochissimi elementi, unirmi a loro è stata la scelta più facile e più spontanea che mi sia mai trovato a prendere, io ero utile a loro, in quell'Inferno, e loro a me! La conclusione e scontata, inoltre in Inghilterra si dice che i Morti siano molto più agressivi e che serve una buona guida per aggirarsi per queste terre.

Pregi: Ambidestro, Coraggioso, Non impressionabile, Ottima vista, Ottimo udito

Difetti:Brutta cicatrice, Fumatore, Tatuaggio, Troppo sincero.

Descrizione fisica del personaggio: James D. Mclaud, detto anche Rev, è un uomo di mezz'età con capelli corti e mori, occhi scuri e il viso segnato duramente dall'inclemente scorrere del tempo, inoltre è ulteriormente imbruttito da un orribile cicatrice che gli attraversa in diagonale tutto il volto procuratosi in Nord Africa dopo lo schizzare incontrollato di una scheggia durante un'esplosione, Rev cerca, seppur inutilmente di camuffare come può l'orribile sfregio almeno nella parte inferiore del volto con un incolta e brizzolata barba.
Dopo il Giorno del Giudizio, il suo abbigliamento è variato notevolmente anche a causa del suo peregrinare con un nuovo impiego come "Cacciatore di Morti"; indossa pantaloni in pelle neri e ai piedi porta degli anfibi militari, il torace è coperto dalla casacca della sua vecchia divisa che indossa con le maniche tirate su mettendo in mostra il tatuaggio sul braccio destro raffigurante l'effige dei SAS fatto negli anni d'oro quando l'unico incubo era quello nazzista; alle mani porta dei guantini in pelle neri e ai medi delle rispettive mani indossa due anelli in acciaio uguali raffiguranti un teschio alato, le cui ali si congiungono creando il cerchio dell anello stesso.
Sopra alla casacca militare indossa un nero e lungo cappoto in pelle, appartenuto ad un SS a cui, evidentemente non serviva più; in testa il basco inglese con il simbolo dei SAS britannici.
Per Rev le cose più importanti, il suo vero portafortuna sono le sue armi, senza le quali probabilmente sarebbe già morto e risvegliato da tempo; armi dunque che tiene sempre curate e controllate e che nessuno deve toccare assolutamente.
Nella parte posteriore del cinturone che porta alla vita indossa le due fondine conteneti i due suoi Revolver Weihrauch Cal 38 neri di fabbricazione tedesca, ha dovuto, con suo grande rammarico abbandonare le sue due vecchie Wembley MK.IV inglesi a causa dell'irreperibilità delle cartucce, ma il suo vero sogno è avere due calibro 45 per la preciosione due Revolver Magnum 45 di fabbricazione americana ma sono rare di questi tempi.
Sempre alla cintura sul lato destro porta la fondina con il suo inseparabile Machete che si porta dietro dal Nord Africa; altri due cinturoni incrociati sul dorso sono adibiti a cartucciere.

Edited by Ner'zhul - 12/3/2012, 12:43
 
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DisaronnoAmaretto
view post Posted on 8/3/2012, 18:38




Nome: Carlo da Verona

Nazionalità: Italia, Verona

Prima del D-Day: Di famiglia nobiliare, padre inglese, era un comune civile erudito ai buoni costumi e all'alta società. Il padre era un portavoce inglese ufficioso che rivestì un ruolo importante nella stipulazione del patto avrebbe portato alla liberazione dell'Italia dall'occupazione tedesca.

Dove mi trovavo il 6 Giugno 1944: All'epoca dodicenne mi spostai insieme a mia madre verso Roma in cerca di un riparo. Mio padre rimase a Verona dove, per voci giunte in città, fu sbranato vivo dalla servitù di casa nostra. Riuscimmo a giungere a Roma appena dopo che l'inferno di Morte si scatenasse per tutta l'Europa. (Nardu ho un pò di date sbagliate, mi serve il fogliettino che poi sistemo)

Cosa ti ha portato ad entrare in un gruppo di Cacciatori di Morte?: Carlo si trova nelle Terre Perdute dopo essere fuggito dalla sua terra natale. Bollato eretico, nel Giugno del 1956 scappa dall'Italia e comincia ad errare per le terre orientali, lontano dal VI Reich e dall'Italia. Stremato e ormai privo di ogni speranza viene trovato dal gruppo di cacciatori, che decide di prenderlo con se. Lui combatte per loro per estirpare la minaccia dei Morti in cambio di approvigionamenti e un riparo.

Piccolo Bg



Eretico, reietto, perseguitato, esiliato...Errante.

Dopo la morte del fratello Giorgio aveva perso ogni speranza, ogni fiducia...
nel mondo in cui viveva non c'era più posto per lui.

Fin da quando era bimbo la Chiesa è stato il suo punto di riferimento, l'aveva educato, cresciuto...grande era l'ammirazione che provava nei confronti degli uomini di chiesa, dediti in corpo ed anima ad adorare e celebrare la bontà di Dio...grande era la Fede in lui.

Poi venne il Giorno del Giudizio...
Le città furono invase da orde di Morti affamati di carne...
la gente urlava, scappava, moriva...

Ma aveva fiducia nella Chiesa e nei suoi uomini di grande saggezza, aveva fiducia in Dio...

Tal fiducia venne presto ricompensata, il papa prese il potere e tutte le città italiane finirono sotto il giogo, già pesante, della Chiesa...

Non importava...gli si presentò l'opportunità di una vita: L'Ordine dei Templari fu istituito...
Carlo avrebbe avuto l'occasione di servire Dio concretamente...

Studiò, si appasionò...lucidi, gonfi e pieni di sentimento erano gli occhi posati sui passi della Bibbia che acclamavano a gran voce l'onnipotenza di Dio...

Venezia...
il suo primo incarico fuori sede...
finalmente potrà dimostrare a Dio quanto gli è devoto...
sotto la sua lama periscono, sotto il suo scudo provano a fuggire...è la volontà di Dio a muovere ogni muscolo del suo corpo...la città è libera dai morti...
di questo passo il Mondo sarà di nuovo libero.

Poi, come in un istante, un segno...un sogno...un incubo...
Deve partire per Bolzano, la questione è urgente...Dio lo vuole altrove...

Durante il viaggio conosce e incontra persone nuove tra cui Fratello Giorgio, insieme ad una cacciatrice e ad un sotium inquisitore creano un gruppo...
Sembrano condividere la stessa meta...
Intanto il sogno lo turba, non capisce se è bene o male...esterna questi suoi dubbi...
Fratello Giorgio è sempre li ad aiutarlo, lo rasserena...
il bene e il male assumono un aspetto diverso...
"Se so dove andare capirò anche come arrivarci..." si ripete Carlo in mezzo al groviglio di pensieri che lo affligono...

Eventi, eretici, rituali diabolici...
la storia si scoinvolge, si ribalta e si rigira...
Carlo e il suo gruppo vengono bollati dalla Santa Chiesa come eretici...
Fuggono...
Li cercano, li minacciano...vogliono le loro teste, le loro ceneri...
Fuggono...
Li trovano e il gruppo viene annientato...

Ma Carlo è salvo, Giorgio gli ha permesso di vivere...sacrificandosi...

...le sue ultime parole scavarano dei solchi enormi nell'anima e nel cuore di Carlo...

"Non importa come, dove o quando...ti smarrirai e perderai te stesso ma ti riprenderai e combatterai fino alla morte non appena avrai compreso qual'è il tuo obiettivo...ogni mezzo è lecito solo se lo è il tuo fine..."

La Fede era la sua risposta...ma non ora, non ora che non aveva una terra in cui andare...

Si mosse verso est...
le Terre Perdute...
Una terra meno accogliente del Sanctum Imperium...ma se la sarebbe cavata...

Per 6 mesi vagò nelle terre desolate, combattendo ogni giorno per la vita...

Lo scudo era svanito, così come la sua fiducia nella solida struttura ecclesiastica...non combatte più per il Papa e per i suoi uomini vuoti di fede...

2 Spade lo rappresentano meglio...il connubio perfetto tra bene e male, tra la mano destra benedetta e la mano sinistra del diavolo...non importa il mezzo, tutto è lecito...

L'arma prediletta però è un'altra...rappresenta l'unione delle due forze, la simbiosi naturale e spontanea dei due aspetti dell'esistenza: La Vita e la Morte..."Mors Tua Vita Mea" è il suo grido di battaglia una volta accesa...

L'elmo che indossa è chiuso...il volto si è imbruttito di fronte alle atrocità a cui ha dovuto assistere, la fatica e il vagare aggravano ancor di più il suo aspetto...una ciccatrice gli solca il volto dal ciglio sinistro fino alla guancia destra, gli ricorda ogni giorno com'è il mondo la fuori...

Alla cintura tiene legata la Bibbia di Giorgio...accanto, il Sine Requiem...lo spirito del Templare è ancora forte in lui...solo l'Ordine riuscirà a ristabilire equilibrio nel Sanctum Imperium detronizzando il papa e l'inquisizione, ripulendo l'Europa dai Morti...gli appunti di Giorgio infuocano il suo furore...

In attesa di quel giorno Carlo vaga nelle Terre Perdute, si deve addestrare a combattere i morti perchè nel giorno della Giustizia lui sarà tra le prime file a passar a fil di spada le teste di coloro che hanno infangato il nome di Dio...

"Ho perso la mia terra, ho perso tutto ciò che mi era ed è caro...ma non ho perso il mio nome: Templare Errante Carlo da Verona! La mia Giustizia calerà su di voi con grandissima vendetta e fuorisissimo sdegno, ed ora tornate alla terra merdosi abomigni!"


Non so perchè, preso dal furore l'ho scritto...un pò strano, italiano stronzo ma nel caso l'aggiusto...
 
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view post Posted on 14/3/2012, 18:23

Divinità Minore

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Lord OdC
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5,308

Status:


Descrizione fisico/caratteriale:

Tutto ciò che ero e sono è ariano.
Avevo i capelli biondi, ora resi bianchi dall’indecoroso scorrere del tempo, spalle dritte come il mio portamento, zigomi alti, carnagione quasi diafana, nascosta ora dalla barba incolta e occhi verdi, cerchiati da profonde occhiaie stanche di fughe e rifugi di fortuna. Non mi vergogno di portare gli occhiali, mi sono consumato le diottrie per diventare quello che sono io.
Indosso ora solo stracci di quel che una volta era un insieme di abiti di pregiata fattura. Sulle spalle ho un mantello pesante di montone strappato, a coprire il mio vecchio cappotto di pelle ormai logora. Le gambe vestono un paio di pesanti pantaloni, e ai piedi i miei vecchi stivali che ancora mi
consentono di camminare. Ho ancora la mia borsa, dove tengo quel poco che mi è rimasto e che non voglio tenere nello zaino.
I miei genitori mi hanno indottrinato per bene e io, nel mio piccolo aspiravo a ruoli di spicco all’interno del Reich.
La medicina per me era una continua ricerca, una continua scoperta, fino a quando i miei studi non mi hanno portato alla fuga.
Raccolsi il mio taccuino, tutta la mia vita scritta di mio pugno e fuggii, non tralasciando i miei desideri più perversi e nascosti; amo sentire le urla di chi è sotto ai miei ferri, amo vedere il sangue scorrere, facendomi sentire potente.
non sono una persona modesta, l'ho sempre saputo, ma non conosco altri modi per essere quello che sono.
 
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5 replies since 27/2/2012, 09:39   2242 views
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