[Sine Requie - Templari] I Cavalieri del Tempio

« Older   Newer »
  Share  
Nardu
view post Posted on 28/5/2012, 18:21 by: Nardu




Fratello Bartolomeo da Torino
Templare Adepto


Tarocco Dominante: Il Carro
Arcano del Passato: La Forza

Età: 43

Carattere
Il modo di fare, spavaldo e talvolta spaccone, può essere mal interpretato da chi non conosce bene Bartolomeo. Egli si mette sempre al centro dell'attenzione accollandosi meriti, ma anche responsabilità, delle azioni sue e di coloro che stanno con lui,
Solitamente si dimostra un ottimo leader, dato che il suo carattere appariscente gli permettere d'infondere animo e forza di spirito ai fratelli, non si scoraggia mai ed è sempre il primo a prendere l'iniziativa. Se vi è qualcuno che, per timore o poca fiducia, tentenna ci pensa Bartolomeo a trascinarlo con spirito e irruenza. Quando vi è una disavventura o una sfortuna è Bartolomeo a riprendersi per primo ed ad incoraggiare gli altri fratelli.
Inoltre Bartolomeo è in fondo una persona buona che odia soprusi e chi opprime gli inerti, è per questo che nel vedere qualcuno in difficoltà e incapace di difendersi l'uomo si getta in suo aiuto senza, talvolta, valutare affatto le conseguenze. E' per questo che da molti è considerato un eroe ed è per questo che è un Templare, ma probabilmente sarà per questo che un giorno morirà.
Di per sé Bartolomeo non sarebbe stato un gran fedele e non lo era di certo prima del '44, ma vede nei Templari degli eroi e trova in loro i fratelli di cui ha sempre avuto bisogno. Dopo il Giorno del Giudizio negare l'esistenza di qualcosa che si può toccare solo con la fede è praticamente impossbile e Bartolomeo sa che i Templari seguono la retta via, qualsiasi cosa ci sia dopo.

Storia
Bartolomeo lavorava in bottega con suo padre in un piccolo paese poco fuori Torino, prima dello scoppio della guerra, ma dovette abbadonarla per lavorare in un'acciaieria in città durante il conflitto. Con l'arrivo del Giorno del Giudizio Bartolomeo divenne a capo di un piccolo gruppo di sopravvissuti che si difese strenuamente nel borgo in cui Bartolomeo aveva vissuto.
Furono il suo coraggio e la sua forza fisica, accompagnate a fortuna a farlo diventare uno dei fautori della ricostruzione di un piccolo villaggio tra i monti piemontesi dove si rifugiò con i sopravvissuti delle città nei dintorni. Lì riaprì la propria bottega e come fabbro creava utensili per la comunità.
Nel 51 si sente obbligato ad abbandonare la sua bottega per unirsi ai Templari occupati nella liberazione di Torino, facendo del suo meglio ed assisterà alla caduta del Gran Maestro Templare Luigi Matteo Acaia per mano dei Morti.
Liberata la città Bartolomeo chiese ufficialmente di entrare nelle fila di Cavalieri del Tempio, divenendo in poco tempo un membri fidato e ispiratore.

Pregi: Coraggioso, Scattante
Difetti: Impulsivo (persone in difficoltà, abusi)

Equipaggiamento

Bartolomeo porta sempre con sé la Spada Templare che gli fu donata il giorno dell'investitura a Cavaliere Templare, ma raramente la usa se non per spaventare, perchè sa che quanto vi è un pericolo bisogna affrontarlo con ardore e solo le armi forgiate dai Benedettini possono rendere allo scopo.

Ira Iesus
L'Expiator è la giusta rapprensetazione del furore e della cieca fede per gli ideali di giustizia che il templare segue.
L'arma su un lato della lama reca il simbolo dell'Ordine con l'incisione latina "In hoc signo vinces" (sotto questo simbolo vincerai), motto personale del Templare, e la Santa Croce.
Dall'altro lato vi è rappresentato San Giorgio, protettore dei Templari, che con sguardo fiero indica la punta dell'arma e quindi l'ipotetico avversario e vi sono incise le parole "Deus Ex Machina".
Sull'elsa dell'arma, in segno di fedeltà al Gran Maestro Templare Renato da Chianciano, vi è inciso "Ira Iesus" (Iesus è l'arma del Gran Maestro e molti Adepti hanno riportato il nome sulle proprie in segno di rispetto e devozione).

Edited by Nardu - 29/5/2012, 11:49
 
Top
7 replies since 28/5/2012, 17:55   1096 views
  Share