[Sine Requie - Templari] I Cavalieri del Tempio

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Nardu
view post Posted on 29/5/2012, 15:42 by: Nardu




Fratello Stefano da Bologna
Templare Errante


Tarocco Dominante: Il Mondo
Arcano del Passato: L'Eremita

Età: 29

Carattere
Stefano è una persona riservata che non ama stare in gruppo, né parlare, d'altronde la maggior parte della gente è ben lieta di questa sua attitudine ad isolarsi dato che un individuo che la sua non curanza per la propria igiene personale non incentiva i rapporti interpersonali.
Se qualcuno chiede a Stefano di farsi un bagno egli risponde "Vuoi che mi prenda un malanno e muoia?" e non lo dice per pigrizia, ma per un reale terrore dell'acqua, simile a quello dei felini. E se la necessità può costringerlo ad attraversare un corso d'acqua nulla e nessuno lo convincerà a farsi un bagno.
Purtroppo per un ragazzino cresciuto in solitudine nel bosco per tanti anni, abituato a star da solo, mangiare e sopravvivere con standard molto bassi, è normale che la sua socialità sia crollata, oltre al buon costume e ad un normale equilibrio mentale e con il tempo ha anche quasi dimenticato a parlare, tanto che ora è affetto da una forte balbuzie.
L'unica persona che Stefano rispetta, segue come un fedele cagnolino e con cui si sforza di parlare più di quanto il suo solito mutismo non lo porti a fare è Bartolomeo. Tra l'altro i Fratelli che stanno con Stefano hanno imparato a capirlo e sanno che la sua appartente indifferenza è solo una particolarità del suo carattere dato che è ormai legato a quello che interpreta come il suo branco e non esiterebbe a mettere a repentaglio la propria sicurezza per gli altri.
La fede nel giovane è un elemento poco presente, ma nella sua reintroduzione alla società da parte dei Cavalieri del Tempio, la preghiera e la comunione con il Signore sono elementi che non sono mancati, perciò egli segue i Fratelli nelle funzioni religiose e rispetta i dogmi apprendendo man mano il significato.

Storia
Stefano aveva solo 16 anni quando venne il Giorno del Giudizio e lavorava con la madre nella bottega di famiglia in un paese nei pressi di Bologna. Il padre era al fronte e di lui non si avevano notizie da mesi e purtroppo già si pensava al peggio.
Quando i Morti arrivarono in città non ci fu la minima resistenza, nessuno si aspettava una cosa simile e ironia della sorte volle che Stefano si salvò solo per trovarsi solo, affamato e infreddolito, nei boschi della pianura emiliana e con i Morti in agguato in numero crescente.
Per sua fortuna o malezione il ragazzo era da sempre abituato ad adattarsi ad ogni situazione e con gran forza di volontà non si diede per vinto e trovò il modo di sopravvivere dandosi alla macchia, un'impresa pressochè impossbile, ma egli ce la fece.
Fu per questo che visse in maniera molto blanda gli avvenimenti che si svolgevano nel neo Sanctum Imperium di cui lui ignorava addirittura l'esistenza.
Nel '52 i Templari erano stanziati nei pressi di Bologna per liberare la città e fu allora che un neo cavaliere, Bartolomeo da Torino, al tempo Templare Errante salvò questo selvaggio ragazzo dalle grinfie di una Belva in cui si era accidentamente imbattuto e che stava per aver meglio su tanti anni di esperienza. Stefano riconoscente giurò che avrebbe servito il suo salvatore per il resto dei suoi giorni, memore dei racconti di coraggio e lealtà che la madre gli raccontava da piccolo sui Cavaliere medievali a cui Bartolomeo tanto assomiglaiva.
Con il benestare di Lodovico, all'epoca Templare Adepto e guida di Bartolomeo, il ragazzo fu accolto nell'Ordine, istruito e preso sotto l'ala protettrice dell'anziano in modo che potesse rimanere al fianco del suo eroe e salvatore.

Pregi: Orientamento Ottimo, Sopravvivenza
Difetti Balbuziente, Infestato da parassiti (pulci), Puzzolente

Equipaggiamento

Stefano era già in grado di sopravvivere quando iniziò il proprio addestramento alle armi come scudiero presso la neo rocca di Bologna, seguito da Lodovico, perciò ignorò quasi completamente gli insegnamenti che riceveva.
Lodovico, di vedute aperte, al posto di tentare d'imbrigliare il giovane, incanalò le sue capacità isegnandoli ad usare armi più efficiaci di quelle grezze che Stefano era abituato ad usare.

Arco Ricurvo
L'arco ricurvo è un'arma molto utilizzata dai templari perchè risulta sileziosa ed efficace al pari delle armi delle moderne armi da fuoco se utilizzata da mani esperte, con munizioni falici da reperire e modificare.
Stefano, data la sua esperienza nella caccia, è in grado di crearsi da solo dardi di varie forme e materiali per risultare adatta in ogni situazione.

Nominato Cavaliere, Stefano ricevette la propria Spata Templare, con la tunica bianca e la Bibbia. Quest'arma andò a sostituire il bastone che aveva usato nella foresta per sopravvivere ai morti e alle bestie.
Gli servì poco addestramento per padroneggiarla, grazie al fisico atletico e coordinato, ed ora lo considera un dono molto prezioso.

Spada Templare
Una spada in acciatio con un'elsa a croce molto spartana e l'impugnatura ricoperta di pelle color nero. Su un lato della lama vi è inciso il motto templare, come su tutte le spade dell'Ordine, e sull'altra vi è la Croce di Cristo riportante l'incisione INRI.
 
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7 replies since 28/5/2012, 17:55   1096 views
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