[Sine Requie - Templari] I Cavalieri del Tempio

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Nardu
view post Posted on 29/5/2012, 16:58 by: Nardu




Fratello Gabriel da Avignone
Templare Errante


Tarocco Dominante: La Forza
Arcano del Passato: Il Sole

Età: 27

Carattere
Gabriel è il tipico gigante buono e pacifico che per indole non farebbe male ad una mosca. Gli è stata sbattuta in faccia la vita con tutta la sua crudeltà e lui l'ha affrontata con stoicismo, spirito di sacrificio e serenetà. Una serenità dovuta solo ad una cosa: una fede ferrea.
Gabriele, com'è chiamato dai Templari più anziani, porta il nome dell'Arcangelo del Fuoco, il cui nome significa la "forza di Dio" e il giovane è convinto davvero di essere una delle tante braccia del Signore, sopravvissuto al Giorno del Giudizio per far del bene con la propria possenza.
I più giovani templari lo chiamano "Orso Francese" a causa della sua prestanza fisica e del suo ruggito; infatti il neo templare ha un sonno tanto profondo da sembrare un letargo e tanto rumoroso da sembrare un treno.
E' alquanto taciturno e di poche parole, ma non disprezza di certo la compagnia altrui, anche se spesso è ripagata con soli silenzi e lunghi sorrisi, quasi ebeti. Il giovane, che a guardarlo sembra molto più anziano, non è di certo uno sciocco, però è un ingenuo che si fa raggirare facilmente, non riuscendo a concepire le sottigliezze dell'inganno dell'uomo, egli infatti è assolutamente incapace di mentire.
Altruista e bonario Gabriel non dice mai di no e non si tira mai indietro di fronte a qualsiasi compito o situazione purchè il fine giusto sia palese ai suoi occhi.

Storia
A 14 anni Gabriel aveva vissuto più esperienze cruente di quante un adulto normalmente non sperimenta in una vita, in una Francia distrutta dalla Guerra e dal dominio Nazista.
Cercava di sopravvivere coltivando e zappando la terra del tuo campo e accudendo gli animali della sua fattoria, come facevano i suoi vicini nelle campagne meridionali della Francia.
Si alzava ogni giorno prima dell'alba e andava a letto a notte fonda, lottando con la natura, i Nazisti e gli opportunisti per cercare di farsi calpestare. Tutto a 14 anni per mantenere il fratello minore di 4 anni e la madre stravolta dalle sventure che la vita le aveva gettato addosso. Il padre era defunto, disperso o semplicemente fuggito e nessuno ne aveva saputo più nulla.
A 14 Gabriel era un uomo a tutti gli effetti e quando vennero i Morti fece quello che ogni uomo avrebbe fatto: protesse la sua famiglia con le sue forze. L'aratro che fino al giorno prima era stato uno strumento per crescere la vita divenne un'arma di morte. Fu la forza fisica, la sua fede in un Dio che si era nascosto in attesa e la sua dedizione per la famiglia ad evitare a Gabriel di cadere tra le fauci dell'inferno.
Nel settembre del '55, dopo 11 anni dal Giorno del Giudizio, quando i Templari e la Sacra Militia entrarono ad Avignone Gabriel era lì, tra i pochi sopravvissuti della città, ad aspettare con fede che Dio lo aiutasse: aveva perso la madre, ma aveva ancora un fratello di cui occuparsi.
Quando il neo eletto Maestro di Avignone, Ugo Torris, seppe la storia del giovane lo invitò a entrare nella grande famiglia dei Templari, usando queste parole "Se accetterai non avrai un fratello da proteggere a costo della tua stessa vita, ma molti fratelli. E questi stessi fratelli morirebbero per salvare la tua, giovane Gabriel."
Il giovane uomo accettò senza ripensamenti la proposta del Maestro.

Pregi: Resistenza al dolore fisico, Resistenza al dolore psicologico
Difetti: Sonno Pensante, Sonno Rumoroso, Troppo Sincero

Equipaggiamento

Gabriel aveva imparato a lottare con armi improvvisate, utensili e quando aveva in fattoria, basandosi principalmente sulla sua forza fisica e sulla sua tenacia piuttosto che su un vero stile di combattimento.
Alla rocca invece un Adepto gli insegnò ad indossare un'armatura e gli diede un'arma per incanalare la sua prestanza fisica in maniera efficace.
Quando fu nominato Errante il suo maestro si congedò con le parole "San Benedetto non aspetta altro che potertidonare l'arma adeguata alle tue braccia. Affrettati a dimostrare la tua valenza, Gabriele."

Ascia Templare
La grande ascia con una lama tanto possente da dover essere brandita a due mani a causa del peso è un'arma minacciosa quanto letale.
Sulla lama, in entrabe le facce è riportato il simbolo dell'Ordine e lungo il bastone legno, riforzato dal metallo, vi è inciso il motto cavalleresco.
Gabriel ha preferito che non vi fossero altri segni distintivi sulla sua arma, ma solo i segni dell'Ordine dei suoi fratelli che lo hanno accolto.
 
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7 replies since 28/5/2012, 17:55   1096 views
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