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La grande stanzona era costituita da otto posti letto; i tre compagni trovarono liberi gli ultimi posti dal lato destro opposti alla porta d'entrata.
Gli altri occupanti dello stanzone erano un gruppetto di quattro avventurieri, lo si vedeva dal fatto che parlavano spesso tra loro e stavano vicini, dall'aspetto, come disse Drazius, elfi o mezz'elfi. Inoltre in disparte c'era un individuo coperto dal mantello e dal cappuccio, mostrava di essere armato con uno spadone di dimensioni notevoli, nonostante il fisico non sembrasse notevolemnte possente, probabilmente non era un umano.
I tre avventurieri quando entrarono squadrarono i presenti, Durlach, come sapevano bene Nardu e Drazius, durante la notte avrebbe dovuto cercare di "arrotondare" le spese alleggerendo le tasche dei presenti, ma senza eccessivi rischi; purtroppo non c'erano bersagli particolarmente semplici ma le speranze non furono abbandonate.
Deposero gli zaini con i loro averi tutti insieme nell'angolo e Osiride, il falco che seguiva Nardu, fu posto come un solenne guardiano di un ambito tesoro.
"Seguitemi fuori un secondo, ho da mostrarvi un cosa importante..." Drazius incalzò i compagni. Una volta fuori levò per la prima volta il cappuccio mostrando le orecchie a punta e svelando la sua natura di mezz'elfo che, temendo discriminazioni, aveva celato loro fino a qual momento. I due fratelli per nulla intimoriti la trovarono una cosa del tutto nella norma e non diedero molto peso all'evento. Drazius in secondo rivelò loro che un suo compagno lo attendeva fuori dalla città, un compagno animale: il suo lupo. Nemmeno questa notizia sconvolse i fratelli e tutti e tre tornarono ai loro giacigli.
Si misero a letto.
Osiride controllava attentamente i presenti per tenerli lontani dai bagagli e soprattutto dal suo padrone, a cui era legatissima, e dai suoi amici.
Drazius rimase sveglio un'oretta circa, in preghiera, com'era solito fare.
Nardu si addormentò profondamente: era molto stanco.
Durlach, che avrebbe dovuto aspettare che tutti cadessero nel sonno, per avvicinarsi furtivamente, si addormentò quasi prima del fratello, mandando a monte ogni progetto.
L'individuo incappucciato cadde in un sonno molto profondo.
I quattro, compagni d'avventura, che restavano si misero a letto ma probabilmente qualcosa tramavano visto che un paio tra loro non dormirono.
Contemporaneamente Murtagh studiava dal suo libro incantesimi e formule magiche prima di abbandonarsi al riposo.
(continua...)
Edited by Nardu - 16/4/2006, 15:57
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