[Ombre del Crepuscolo] Ombre del Crepuscolo (4)

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Nardu
view post Posted on 7/5/2006, 10:52




Giorno Ventiseiesimo del Settimo mese (pomeriggio).

Il gruppo di avventurieri era ancora provato dagli sforzi della lotta contro i membri della gilda degli elfi silvani. La stanza riportava i segni della battaglia: sangue sparso, graffi sul pavimento e sulle pareti, segni evidenti di bruciature, otto cadaveri mutilati e dilaniati dalle armi belliche e dalla magia.

"Ripuliamo questa stanza al più presto..." disse velocemente Nardu "...fratello esci, togli l'insegna della gilda e fai la guardia, io nel frattempo con i due druidi ripulirò questa stanza grazie alle loro capacità di invocare l'acqua"
"Io controllerò la gilda da capo a fondo per controllare passaggi, stanze o qualsiasi cosa possa esserci sfuggito a prima vista" comunicò Murtagh.

Passò un'oretta e stanza d'ingresso tornò, nessuno si era avvicinato alla sede della gilda, ma restava il problema dei corpi degli ex-proprietari.
"Sono esausto!" esclamò Durlach.
"Non sei l'unico..." affermò Draugnim.
"Anch'io mi sento a pezzi..." aggiunse Nardu "...è tutto il giorno che combattiamo, prima la biblioteca e ora questo, ma non possiamo riposare, non ora, dobbiamo disfarci dei corpi e sistemare questo posto perchè se ci scoprono è finita!"
"Ha ragione! Bisogna far sparire questi cadaveri!" acconsentì Drazius.
"Bruciamoli, non c'e' un camino o una stanza ben areata?" propose Durlach.
"Niente camini e niente ampie finestre..." negò Murtagh.
"E poi il fuoco sarebbe troppo visibile temo..." aggiunse Nardu con rammarico.
"Portiamoli al cimitero travestendoci da becchini." propose Drazius.
"Non è un'idea saggia..." disapprovò Murtagh "...se li portiamo al cimitero, ammettendo di non essere scoperti, i corpi restano nella Casa della Morte per una settimana per accertarne le cause del decesso: un metodo per svelare assassini e sparizioni e quindi verremmo scoperti di certo!"
"D'Arvit" esclamò con rabbia Draugnim.
"Cosa possiamo fare? Io non in mente nulla!" disse Nardu con un tono rassegnato.
"Muriamoli in una parete, muriamoli in una stanza, muriamoli da qualche parte!" quasi gridò Murtagh ma la sua idea non riscosse grande successo tra i compagni "Ci vorrebbe troppo tempo e servirebbero i materiali, oltre che nessuno di noi è degno di essere nominato muratore."
Draugnim ebbe un lampo di genio: "E se alzassimo le assi del pavimento? Dopodichè non ci resterebbe che scavare una buca abbastanza grande per seppellire tutti e otto i cadaveri e rimettere le assi al loro posto, che ne dite?"
L'idea fu approvata dal gruppo e perciò, mentre Draugnim e Durlach toglievano le assi del pavimento di uno stanzino usato come ripostiglio e Murtagh faceva la guardia all'entrata, Nardu e Drazius andarono a comprare un paio di pale per lo scavo; al ritorno di quest'ultimi le assi erano state spostate e non restava che scavare.

Drazius recitò poche parole ed un'aura verde smeraldo lo avvolse, istantaneamente le sue braccia divennero molto più forti e veloci; allo stesso modo Draugnim lanciò il suo incantesimo su Nardu. I due scavatori, con l'aiuto della magia, in poche ore scavarono una fossa comune per i cadaveri dei vecchi componenti della gilda degli elfi silvani che vennero seppelliti.

Le assi vennero rimesse al loro posto e il primo scalino era stato superato, ora bisognava giustificare la loro presenza in quell'edificio e soprattutto motivare la scomparsa della vecchia cabala da quel luogo.

(continua...)

Edited by Nardu - 9/5/2006, 18:13
 
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Nardu
view post Posted on 7/5/2006, 12:13




(...continua)

Il gruppo, che non sapeva quasi nulla della vecchia cabala, decise di raccogliere più informazioni possibili su i compiti che questa gilda svolgeva, la posizione sociale nella città e gli scopi.
Dopo accurate ricerche le uniche cose che scoprirono, grazie ai documenti contenuti nella biblioteca del luogo, furono che la gilda non era molto grande e perciò di poco peso politico, costituita da elfi silvani, non svolgeva grandi mansioni se non quella di ritrovo per guerrieri e la ricerca di documenti, come il libro che gli avventurieri recuperarono nella biblioteca proibita, per dimostrare chissà quali teorie dinastiche.
Non trovarono traccia di documenti che attestassero la proprietà dell'edificio, inoltre essendo tutti alquanto ignoranti in materia di diritto in Bretonnia non sapevano neppure che aspetto potesse avere un documento di proprietà.

"Devo trovare un documento qualunque in modo da poterne falsificare uno e divenire così legittimi proprietari di questo luogo" esclamò Durlach con tono soddisfatto.
"Ti accompagnerò io" si offrì Murtagh che aveva un minimo di conoscenze della città e delle sue usanze superiore al resto del gruppo.

I due partirono in cerca di notai e, con varie scuse e grazie all'abilità sopraffina del ladro nel mentire, riuscirono a scoprire che l'atto di proprietà consisteva in un anello d'oro con inciso il lo stemma rappresentante la proprietà, perciò ladro e stregone dovevano procurarsi l'anello e lo stemma della sede della gilda.
Procuratisi l'anello Durlach falsificò lo stemma della sede copiandolo dalla vecchia insegna, il quale fu poi inciso su un nuovo anello.

Contemporaneamente Draugnim, Drazius e Nardu decisero il nuovo nome della gilda nascente e grazie alla capacità druidiche modificarono la vecchia insegna che prese la forma di uno scudo composto dalla testa di due leoni sormontanto dalla scritta in caratteri silvani "Duath Lome" che nella lingua degli Elfi Alti significa "Ombre del Crepuscolo".
Sotto una parte più piccola del cartello portava le scritte in comune che spiegavano che la gilda forniva qualsiasi tipo di servigio a pagamento, da guardie del corpo a cacciatori di taglie, da recupero di manufatti all'assistenza come soldati mercenari, oltre a servizi di fabbro, guaritore, addestratore di animali, erborista e insegnante.


Quando cacciatore e mago tornarono alla gilda erano abbastanza soddisfatti del loro lavoro.
"Ora manca solo l'ultima fase..." spiegò Durlach "...far convalidare il passaggio di proprietà e poi questa baracca sarà nostra!"
Draugnim, che era un elfo alto e perciò più facilmente confondibile per un elfo silvano rispetto agli altri compagni fu abilmente camuffato da Durlach in modo da assomigliare al vecchio proprietario del luogo, dopodichè i due fratelli e l'elfo si diressero all'ufficio protocolli per il passaggio di proprietà: una delle più grandi truffe dell'epoca stava per essere messa in atto.

Non senza poche difficoltà i tre riuscirono a ingannare il ministro confondendolo con l'anello falso e facendo spacciare Draugnim per il cugino del proprietario malato; ma al momento della firma un'inconveniente imprevisto minacciò di mandare tutto a monte.

"Scusi signor Nardu ma dovrei vedere l'attestato della sua gilda prima che firmi il documento di passaggio." disse il ministro.
"Ma io non ho una gilda, siamo solo un gruppo di avventurieri." rispose Nardu.
"Male, per possedere quella proprietà bisogna essere una gilda legalmente riconosciuta."
Fortunatamente grazie alle straordinarie abilità d'inganno di Durlach riuscirono ad ottenere la proprietà della dell'edificio ugualmente, ma dovettero precipitarsi subito dopo a far convalidare l'esistenza della nuova gilda all'ufficio reale.
Per creare una nuova gilda una vecchia doveva cedere il suo posto e quindi la figura camuffata di Draugnim tornò nuovamente utilissima.

A fine giornata erano una gilda legalmente riconosciuta e legittimamente proprietaria della vecchia sede degli elfi silvani.

Edited by Nardu - 11/5/2010, 12:33
 
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Nardu
view post Posted on 7/5/2006, 12:15




Giorno Ventisettesimo del Settimo mese.

Mancava solo un utima cosa da fare.
Era infatti stato deciso di scavare un tunnel sotterraneo che conducesse dalla gilda fino oltre le mura cittadine in modo da fornire una via di fuga o d'entrata segreta.

Il tunnel sarebbe partito dall'armeria, l'ingresso sarebbe stato nascosto da uno scaffale stracolmo di armi.
Nuovamente i poteri druidici fornirono l'aiuto neccessario ai due scavatori designati, Nardu e Drazius, per compiere l'opera in otto ore di lavoro.

Durante la giornata Durlach modificò la serrattura dell'ingresso rendendola quasi inaccessibile e sistemò varie trappole per l'edificio in modo da eliminare eventuali visitatori indesiderati.

Murtagh utilizzò i suoi poteri per incantare le serrature messe a punto dal ladro in modo da renderle quasi del tutto inattaccabili, inoltre lanciò vari incantesimi di protezione sull'edificio che iniziava ad essere una base operativa efficiente e soprattutto sicura.

Per tutto il giorno Draugnim fece la guardia all'esterno accompagnato da Osiride, Iside e il lupo di Drazius, incutendo timore ai passanti con il solo sguardo cieco, coperto dal mantello e dal cappuccio neri.

A sera il gruppo era molto stanco e finalmente avrebbe potuto godersi il meritato riposo.
"Manca il dormitorio qui" osservò Durlach.
"Beh abbiamo una libreria del tutto inutile" sogghignò Nardu.
"Domani si abbatte la libreria e la si fa divenire il nostro dormitorio" setenziò Draugnim incurante delle proteste di Drazius.

Il gruppo avvolto da questi futili discorsi si addormetò con la felicità e soprattutto la soddisfazione disegnate sul volto.

L'Oratore.

Edited by Nardu - 13/8/2006, 13:12
 
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