[D&D - Vampiri] Seizo Hagiwara, Profilo psicologico

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Oompaloompa
view post Posted on 28/11/2009, 03:33




LA SOLITUDINE:

Seizo nonstante fisicamente non abbia mai conosciuto la solitudine, prima i chierici, poi i compagni d'arme nell'esercito, ora i Rendir, ha sempre vissuto uno stato di vuoto interiore dato dalla mancanza di una figura familiare vera e propria.
Questo lo ha sempre spinto a ricercare il modo di colmare questo vuoto.
La sua nomina di paladino fu sicuramente d'aiuto per la sua crescita sia spirituale che fisica, il giuramento ad una determinato modo d'agire nel nome di ideali ben precisi e avere finalmente un'identità in cui riconoscere sè stesso nel mondo all'inizio sembrarono dargli quella ragione d'essere che gli mancava...

Ma il tempo fece riemergere questa mancanza d'equilibrio, quando in un attimo la sua vita cambiò, scoprì l'esistenza dell'antico ordine dei samurai, suo padre, la figura che da sempre gli mancava ne era stato glorioso esempio, e ora toccava a lui..
La vita di Seizo si infiammò di nuova vita.

IL SAMURAI:

Tutto ruota attorno a questo titolo infatti che gli è stato tramandato da suo padre in persona, tramite annotazioni precise e dettagliate, ma si trattava pur sempre di sola carta.
L'autodisciplina e l'intraprendere questa via furono una prova molto dura per Seizo, la mancanza di un concreto esempio resero ancora più arduo il compito.
Il raggiungimento di questo obiettivo, il diventare a tutti gli effetti samurai, è la chiave di volta della vita dell'ancora giovane Seizo, infatti la strada che egli decise di intraprendere lasciando il monastero che lo accolse e lo allevò sarà ciò che gli permetterà in un futuro di esaudire il suo sogno di ricostituire l'ordine ormai perduto dei Samurai e la ri-creazione di un regno giusto e pacifico nel continente orientale.

Questo titolo oltre a rifarsi ai classici tratti di un paladino, quale Seizo è, infatti rimarca in maniera esponienziale ed esagerata il tratto che concerne la promessa, la parola data e soprattutto la sensibilità giudiziosa nei confronti della giustizia.
Seizo morirebbe pur di mantenere fede ad un giuramento, il suo servizio e la sua fedeltà sono adamantine, il concetto di servizio è la base della via del bushido, ed egli ha giurato di seguirla.

Esiste, o almeno esisteva, un anomalia in questa sua caratteristica non voglio nasconderlo, il fatto che in alcune situazioni lui abbia in messo in discussione alcuni ordini era dettato dalla non ancora consapevolezza del giuramento fatto alla causa della via del samurai, la sua iniziazione era incompleta, cercare di diventare samurai senza una vera guida quasi da autodidatta, seguendo annotazioni del padre, lasciava in Seizo spazio all'insicurezza di essere degno del ruolo che voleva ricoprire.

L'enorme dimensione del samurai che era stato suo padre lo rendeva un incompleto, un'avviato verso un qualcosa che nemmeno lui davvero conosceva, lo spirito del samurai doveva essere risvegliato completamente, ma quel momento sembrava non arrivasse mai.

AUGUSTUS BELLUM:

Augustus fu la figura più simile ad un familiare per Seizo. Fu un esempio per lui oltre che la testimonianza diretta di chi fu davvero suo padre.
Egli lo accolse a Camarilla e gli diede la possibilità di dimostrare il suo valore arruolandolo nella Militae.
Severo ma comprensivo Augustus ricordò a Seizo chi era e che cosa poteva diventare, narrandogli delle gesta della sua gioventù con suo padre, e condividendo con Seizo stesso le speranze che il giovane riserbava nel cuore.

Fu proprio Augustus inoltre ad alimentare in Seizo la volontà di trovare risposte e consapevolezza consegnandogli un cofanetto con un dono del padre.
L'oggetto all'interno, un cubo di legno dall'apparenza indistruttibile era ciò che avrebbe dato a Seizo la conferma della correttezza del suo cammino, la prova che sarebbe stato pronto ad essere ciò a cui aspirava, ma non sapeva come utilizzarlo, e quando avrebbe potuto utilizzarlo.

La morte di Augustus scosse profondamente Seizo, nonostante i nuovi compagni egli si sentiva nuovamente solo.

LA GUERRA:

La feroce esperienza ha segnato Seizo nel profondo.
Essere testimone di così tanta violenza e morte hanno lasciato un profondo solco nel suo cuore.
Sebbene egli non temesse la morte la devastazione che lo accompagnò in quei lunghi giorni lo fece molto riflettere... Era davvero arrivato il tempo in cui le ingiustizie e le barbarie dovevano cessare, un'annientamento così indescriminato era ignobile, anche se la causa per cui combatteva era di tutt'altrà sostanza, ciò non toglieva il fatto che troppe persone in quei giorni morirono, per la cupidigia e la bramosità di qualcuno che si accollò il diritto di poter scegliere della vita altrui.

Il caos era il male del mondo, di questo Seizo ne era sempre stato convinto, ma ora più che mai.

IL PADRE:

Terminata la guerra finalmente Seizo visse ,anche se solo per pochi istanti, quello che aveva sempre desiderato e ricercato nella sua vita: un incontro con il padre.

Le due figure una d'innanzi all'altra, lo sguardo orgoglioso del padre e lo sguardo chino del figlio, l'approvazione del primo, la realizzazione del secondo....
Con il giudizio del padre Seizo divenne a tutti gli effetti un Samurai, un servo della giustizia, un paladino dell'onore.

A testimonianza di ciò anche la consegna del daisho di famiglia, quello della casata Hagiwara, che Seizo ebbe l'onore di poter ri-nominare a sua volontà.
Fu così che Seizo ripensando alla guerra appena passata decise di nominare la spada Yawaraka-Te, mano delicata, perchè essa avrebbe tagliato con la sua lama d'ora in poi solo chi si sarebbe meritato una tale punizione da parte del Samurai, perchè la grandezza di una spada non si misura in base a quanto sia affilata, ma bensì sulla base di ciò che essa taglierà, nella distinzione di ciò che dovrà essere tagliato e di ciò che dovrà essere difeso dalla sua lama, la mano che la impugnerà sarà delicata, dedita a punire ciò che di ingiusto gli si pareà di fronte.

L'incontrò ha cambiato profondamente Seizo, l'impulsività della giovinezza lo ha abbandonato, egli ora è consapevole di ciò che rappresenta ed è, le domande non sono più necessarie, ora egli può dare risposte a chi lo riconoscerà come esempio, lui infatti lo vorrà essere per molti, così da poter seminare nel mondo il seme della giustizia in modo che esso possa germogliare in questo caotico mondo.

Seizo in quei brevi momenti che seguirono il termine della prova e del riconoscimento ebbe modo di poter pensare e riflettere, l'errore di raccontare tutto all'unicorno potrebbe sembrare una ricaduta, per lui invece una presa di coscienza e di fiducia nei propri, gli altri non potevano giustamente capire il suo stato d'animo, egli sapeva che sarebbe andato tutto per il verso giusto.. Sicurezza di sè, ecco cosa ora completava l'animo del samurai, le sue parole sarebbero state ancora più incisive d'ora in poi..

I RENDIR:

Fare parte di un gruppo limitato di persone diede a Seizo l'opportunità di creare legami importanti, infatti le buone maniere a cui era stato abituato, il linguaggio forbito da lui utilizzato gli avrebbero garantito come solito una marcia in più al relazionarsi, ma egli cercava stavolta di andare ben oltre la facciata della forma, l'esercito si sa livella, omologa, premia la forma per l'appunto, ma stavolta Seizo avrebbe cercato di capire se le persone con cui avrebbe condiviso le sue fatiche potevano essere più di semplici compagni d'arme, la voglia di condividere con altri ciò che da tempo sosteneva era grande, e sicuramente l'entrare a far parte delle Ombre del crepuscolo si rivelò un'evento molto significativo da questo punto di vista.
Conobbe infatti persone di valore e di grande spessore morale, dedite ad una vita ambiziosa e giusta, veri amici che il fato legò tra di loro ancora di più.

Seizo aveva trovato finalmente una famiglia, forse non tutti ancora la pensavano come lui, ma in cuor suo egli sapeva che la missione che era stat affidata loro avrebbe portato a questo, in necessario processo di salvaguardia del prossimo come amico e fratello, questo infatti era lo spirito necessario alla causa, tutti dovevano essere pronti a morire per un compagno se la situazione lo avesse richiesto, senza remore o timori, per il bene comune di tutti.

Seizo farà tutto ciò, o anche di più per cercare di distruggere la collana, la morte nel tentativo di farlo sarebbe un'onore che permetterebbe di dare un senso alla sua esistenza e alla sua fine, tutto dovrà essere tentato nei limiti della legalità e del senso dell'onore, eglli non mentirà mai, non tradirà mai nessuno, la via del bushido è dura e severa, ma la durezza e la severità di quest'ultima saranno necessarie per raggiungere lo scopo.

Il samurai nutre profonda stima e rispetto soprattutto nei confronti di Isuke e Mek che ormai da più tempo lo accompagnano, quasi sempre in linea con il suo modo di agire anche se forti discussioni non mancano le quali però talvolta al samurai sembrano necessarie per assicurarsi che nulla gli sgugga, per mantenere una parte attiva all'interno del gruppo, per dar prova della sua dedizione.

Durotan è subito entrato nelle simpatie di Seizo, nonostante il rude aspetto che comunque non ha del tutto cancellato il portamento di un paladino il samurai ha potuto appurare che il nano è dotato di grande sensibilità e molto legato alle sue tradizioni.

Un po' più prevenuto nei confronti di Kendra e Fen che comunque si dimostrati dediti alla causa e leali compagni di avventura nonostante episodi alquanto discutibili e in contrasto con la morale di Seizo stesso, cosa comunque fatta notare senza indugio.

Grande interesse ha suscitato nel cuore di Seizo l'incontro con Alaster, il suo modo di porsi, le sue idee religiose lo hanno affascinato.. Un nuovo fidato compagno entrerà nella sua vita di questo ne è quasi certo.....
 
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Nardu
view post Posted on 28/11/2009, 14:09




Ottimo, ben fatto. Profondo e molo descrittivo.
Un pò lungo,ma non pesante, rende la vita del personaggio e il suo modo di pensare.

Bravo Gian!
 
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1 replies since 28/11/2009, 03:33   55 views
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