[Requiem - Live] Giovanni Leoni

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view post Posted on 2/12/2009, 18:39

Divinità Minore

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"Se ridi il mondo riderà con te, se piangi piangerai da solo"

Presente la classica famiglia con due fratelli, un cane e una piccola villetta con l'altalena in giardino?
Ecco dove sono nato, mi piacerebbe ricordarmi di più della luce e del calore del sole sulla pelle, quale pelle? Non mi ricordo più nemmeno la consistenza del mio corpo quando era integro.
Certo ora la situazione è diversa, ha i suoi lati positivi, vivrò per sempre ad esempio, ma anche i suoi lati negativi, le cose che mi possono uccidere sono infinitamente aumentate, un affascinante controsenso no?
Ogni giorno maledico Pierrot, quel pazzo bastardo.
Partiamo dall'inizio.
Una volta ero bello sai? Anche se non ricordo più quanto.
Circa ottant'anni fa avevo 15 anni, ero normale, abbastanza carino da avere una ragazza, abbastanza simpatico da avere degli amici, come cambiano in fretta le cose.
Studiavo in una scuola privata, i miei non stavano male, avevamo pure una villetta in uno di quei quartieri residenziali, una di quelle casette che sembrano appena uscite dalla catena di montaggio, tutte uguali per chilometri.. Il mio fratello maggiore era un bastardo.. e lo è ancora. Lo osservo spesso la sera mentre vive la sua vita normale, con la sua moglie normale e i suoi figli normali. Una volta lo osservavo anche la notte, mentre si scopava la sua amante normale, in un normale motel da quattro soldi o si faceva un tiro di normale coca con gli amici. Pensa che una volta mi sono pure nutrito del suo sangue subito dopo che si era fatto un tiro per sapere cosa si provava.. era così fatto che non si è accorto di niente. Non male come sensazione, lo ammetto, anche se non ci tengo a riprovarci, dato che per alcuni minuti mi sono sentito vulnerabile.
L'ultima volta che lo vidi con occhi mortali aveva la testa rasata da skinhead. Le cose cambiano in fretta anche per chi non conosce l'abbraccio.
In famiglia avevo anche una sorellina, per lei provavo molto più affetto, ma commisi l'errore di palesarmi a lei i primi giorni dopo l'abbraccio, non so cosa provai: non ero ancora in grado di controllare la bestia, ma mi piacerebbe poter dire che la sua fine fu rapida e indolore.
Quella volta ci pensò Pierrot a mascherare l'indente nel semplice atto di un pirata della strada.. quel bastardo rideva. Ride ancora quando lo vado a trovare, trova sempre tutto molto divertente.
Il tutto successe una bella sera, ero in giro per Verona con la mia ragazza quando vidi un clown che circondato da una piccola folla in strada faceva il suo spettacolino, non era male, anzi era fottutamente bravo e quel costume era davvero suggestivo, mano nella mano ci fermammo a guardarlo, la cosa era divertente.. a un certo punto coinvolse il pubblico, anche io a scuola durante i momenti di noia mi divertivo con i giochetti da giocoliere, forse se ne accorse perché invece di guardare le palle guardavo i movimenti delle mani.. mi lanciò una palla e io istintivamente gliela rimandai, in pochi secondi stavamo facendo uno spettacolo di giocoleria a due accompagnati dai gridolini estasiati e dagli applausi della mi ragazza, Silvia credo si chiamasse. Il tutto sarebbe potuto benissimo finire li se invece di rilanciare quella cazzo di palla l'avessi fatta cadere come avrebbero fatto tutte le persone dotate di buonsenso.
Nelle settimane successive la sera lo incontrai nuovamente più volte, causalmente i suoi spettacolini si ritrovavano sempre sulla mia strada.
Una sera lo vidi mentre stava staccando, non si era ancora levato la maschera e decisi di attaccare bottone "Ehi ciao, ti vedo spesso mi stai seguendo?"
La risposta fu inattesa e schietta "si ragazzino, perché quando hai qualche sera libera non ti unisci a me per qualche spettacolino d'avangarde?" quella parola e quell'accento, non l'avevo mai sentito parlare, il suo accento era chiaramente francese.
"ma se non so nemmeno come ti chiami"
"sono Pierrot" fece un antiquato inchino ed estrasse dall'aria un biglietto da visita "Pierrot" diceva semplicemente. Non cera ne un numero di telefono ne un modo per contattarlo.. davvero strano come biglietto da visita.
Non potevo sospettare all'epoca che il nome era falso, non avevo la minima idea che pierrot non fosse altro che un altro modo per dire artista di strada.
Ridendo mi propose di vederci ancora sempre la, qualche giorno dopo, per darmi il tempo di pensare.
Inutile dire che l'idea mi parve divertente, adoravo i giochi da mangiafuoco che però non gli avevo mai visto fare.. chissà, forse avrei potuto anche stupirlo.
Al fuoco pose un rifiuto secco, sembrava quasi spaventato.. mi diede il mio costume, dotato di un pesante trucco e degli abiti ingombranti dei clown era tutta un altra difficoltà.. era estremamente diverso dal suo, il mio costume era in bianco mentre il suo era colorato, le mie labbra erano un sorriso piccolo e nero mentre il suo era grande e rosso, il mio personaggio era ordinato tanto quanto il suo era disordinato, non conoscevo abbastanza questa arte per comprendere i ruoli dei costumi ma presi la mano in fretta e scoprii che era anche divertente, quando si facevano volteggiare quattro palle e i bambini restavano a bocca aperta c'era sempre la soddisfazione di stupire qualcuno.
Un giorno notai che il suo guanto non era messo bene nella manica e così gli vidi il polso, orrendo, sfregiato e butterato come quello di un ustionato. Con la mia compassione da 15enne idealista così gli chiesi "è per questo che non vuoi il fuoco e non ti levi mai il costume? Sei rimasto scottato?"
"in un certo senso è così mon amì, ma tornerei volentieri a giocare con il fuoco se potessi, lo amavo un tempo" e pose fine all'istante di tristezza con la sua solita risata, fu l'unico momento in cui di lui non vidi solo la maschera del Pierrot.
Poco dopo me lo ritrovai in casa, stavo andando a dormire e lui era li seduto sul mio letto, nella mia camera fatta per darsi il tono di cattivo come ogni bravo 15enne cerca di fare, lui si stava guardando attorno con il solito costume.
"non è questo il Giovanni che conosco mon amì, tu est un fleur entre les orties" disse mentre osservava le pareti coperte di poster di manifesti.
"Pierrot! cosa ci fai qua?" ero spaventato dal fatto che uno dei miei avrebbe potuto entrare e ritrovarmi a parlare con un clown dal rosso ed enorme sorriso malinconico.
"Tu sei il bianco amico mio, io l'augusto, non posso rischiare di restare di nuovo senza la mia metà" mi sembrava sul limite delle lacrime mentre lo diceva "mi dispiace ma ti devo mostrare un mondo di fantasia che è ben lontano da quello che sogni la notte, dove i cavalieri senza macchia sono pronti ad ucciderti e tu sei il carceriere de la fille, spero che non mi odierai per questo e saprai amar le mon cadeau"
Mi afferrò e mi fece il peggior dono che si può immaginare, compresi dopo le notti più dolorose della mia vita perché non mostrava mai il suo volto, il mio corpo si era rinsecchito come quello di una mummia e diventato bianco come il gesso, il dolore straziante mi tormentava ancora solo con il ricordo e l'esperienza aveva segnato la mia espressione dandomi il cipiglio severo del bianco, ero diventato la mia maschera, solo che originata da un incubo invece che da un sogno.
Mi insegnò e mi spiegò, lui rideva e io lo odiavo, lui cercava di farsi perdonare e io lo respingevo. E’ difficile farsi perdonare una condanna eterna, quando uccisi mia sorella pensai di vedere per l'ultima volta il sole.. poi ci ripensai e mi procurai del petrolio bianco, volevo fare l'ultimo spettacolo da mangiafuoco...
Quando tentai Pierrot rideva, aveva sostituito il petrolio bianco con melassa, mi impiastricciai le mani e basta, strano ma risi anch'io. Fu in quel momento che accettai la mia condanna.

Girammo per alcuni anni per le città d'Italia e mi raccontò la sua storia, camminava su questa terra da ormai 300 anni e ha sempre fatto questo, prima non aveva mai trovato la forza di scegliersi un compagno e renderlo come lui ma la solitudine lo aveva reso crudele.
Ora i nostri contatti si sono fatti più sporadici anche se a volte ci esibiamo ancora insieme e siamo tornati entrambi a Verona.
 
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Nardu
view post Posted on 3/12/2009, 13:04




Gran bello davvero Draz. Questo è un signor BG. I miei più sentiti complimenti.

Comunque cambio il titolo perchè, nonostante i riferimenti possano ingannare, è Requiem e non Masquarade.
 
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1 replies since 2/12/2009, 18:39   109 views
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