[D&D - Vampiri] Bg Migosh- L'esecutore

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Oompaloompa
view post Posted on 8/4/2010, 19:02




"Salve mezz'uomo, nome?"
"Migosh."
"Appartieni a qualche clan?"
"Appartenevo....."
"Motivo della visita? Commercio? Cerchi fortuna? Conoscenze che vorresti reincontrare?"

"Militae Resilienta..."

"Non sei un tipo molto loquace eh... Bene mezz'uomo, benvenuto a... Camarilla, che la fortuna sia della tua!"

Ero giovane, mille speranze, ferrea determinazione e crescente entusiasmo....
La Militae, gilda di cercatori di tesori..... Haahahahaha, chi più di me poteva aspirare ad arruolarvisi!

E ce la feci, eccome se ce la feci, arrivai più in alto di quanto potessi sperare..
Conobbi leali e fraterni compagni che mi affiancarono nel periodo più glorioso e felice della mia vita....

E ora?

E ora non rimaneva quasi più nulla.....
Solo un pezzo di carta mi teneva ancora aggrappato al passato..
Ma non mi sarei mai arreso per nulla al mondo, qualcuno avrei trovato, qualcuno sarebbe tornato...
Camarilla, la Militae, la Veglia legio, tutto sarebbe tornato come agli albori..

Scorro il mio dito sulla lista....
Mi si illuminano gli occhi.
Seizo Hagiwara, Ombre del crepuscolo, Appartenente alla VII legio...

Ombre del crepuscolo, non ricordo, mi sembra che ci fosse anche Isuke Deyja nel gruppo, quel monaco che evangelizzò Camarilla con il culto di Raziel... Personaggio interessante.....

Dileguati dal campo di battaglia appena terminata la guerra... Mi ricordo, avevo visto Ser Seizo tra la moltitudine.....

Ora sono un trovatore, è il modo migliore per recuperare informazioni e trovare contatti...
Sono costretto a diregermi verso ovest...
Più mi avvicino a Gallion e più il mio stomaco si rovescia... Dannati....


Più il mio interlocutore prosegue nel spiegarmi che non sono l'unico che sta cercando le Ombre del crepuscolo più mi rendo conto che le possibilità che siano ancora vivi aumenta....
Ma maledetto destino, sono costretto a diregermi a Gallion stavolta.... Nel cuore della causa di tutto ciò che è stato...
Ora che so che anche Telsil è nel gruppo però un po' il nodo allo stomaco si allenta...

Ci sono i giochi dannazione!! Me ne ero scordato e sono arrivato troppo tardi... devo conoscere la lista dei partecipanti e vedere se anche loro sono tra quelli...

Oh mio Dio.... Si sono iscritti! Ma cosa dice loro il cervello!?
Non mi resta che aspettare e guardare... Che Saint Chutbert abbia pietà di loro...

(Urlando)Telsil!! Le spalle! Guardati le spalle dannazione!!.....
Dannazione... Le spalle maledetto Naelur.... E' la prima lezione, sempre le spalle coperte, l'ho sempre detto che Lucius perdeva il tuo tempo con te........(lacrime)
E ora che faccio? Non ho nemmeno avuto l'occasione di parlare con loro... Sono tutti morti...
Come diavolo farò a mettermi sulle tracce delle ombre del crepuscolo!?
(urlo di disperazione tra lacrime)
Ehi! Quanto fracasso per un essere così minuto.....
Che succede mezz'uomo? Con chi ce l'hai? Con il cielo forse? Ascolta me... Lui non ti darà ascolto.... Ehi ma aspetta! Io e te ci conosciamo, tu mi avevi chiesto informazioni su un gruppo proveniente da Espolana... I prematurati!! Ahahahha....
Non una gran figura mi sembra.....

Il sangue mi si gelò.. Le lacrime si inaridirono sul volto dell'Halfling....
Il nodo allo stomaco si spostò verso il cuore che da anni oramai sanguinava causa l'orgoglio e l'onta della perdita di tutto ciò che amava....
Lo sguardo diventò vitreo...

Bada a come parli servitore di Gallion...
Forse non hai idea di chi stai parlando e con chi ne stai parlando!

An davvero?
E chi saresti tu piccolo ometto? Qulacuno di importante? Sembra quasi dal tuo ardito tono che tu abbia compiuta chissà quali gesta! Ti credi un eroe forse?

Io chi sono?
Un Servitore di camarilla.... Mi chiedi se mi sento un eroe?
Non so risponderti.... Ma posso dirti che una volta mi chiamarono così, ed io conservo quel ricordo come una delle poche cose che ancora mi fa andare avanti in questo mondo oramai in rovina...



Ma davvero?! Quindi ho l’onore di avere dinnanzi a me un eroe in carne ed ossa! Che i miei occhi brucino davanti a cotanto splendore! Ahahhahahah….



Lo sguardo non mutò, la convinzione di quelle parole fece eco nel baccano dell’arena, le stesse risate del cacciatore iniziarono a diventare mute di fronte alla determinazione di quello sguardo duro e convinto di ciò che aveva detto.

Quando ad un tratto però lo sguardo dell’informatore incrociò di nuovo quello di Migosh accadde qualcosa, le risate cessarono, come cessò l’arroganza negli occhi di colui che fino ad un istante prima derideva quell’esile figura che tanto sembrava ridicola ai suoi staessi occhi..



Stai per caso tentando di convincermi col tuo silenzio mezz’uomo!? EH!? Sveglia!! Guardati attorno!! No esistono più eroi in questo mondo, non c’è posto per loro in questo tempo!

Guarda, su avanti guarda bene attorno a te, guarda questa folla di gente che acclama il sangue degli sconfitti, desiderosa di violenza e scontro! Questa è la realtà! E gli eroi sono coloro che riescono a portare a casa la pelle uscendo sulle proprie gambe da quell’arena!

Se tu sei un eroe che diavolo ci fai qui? Perché non sei anche tu la in mezzo a combattere per la vita?



Perché quello è un massacro, un inutile massacro dettato dalla noia… Io ho ben altro scopo, essere eroi vuol dire essere pronti a rischiare sé stessi per qualcuno e qualcosa che si ama, essere sempre pronti ad accettare l’evenienza, non sacrificare sé stessi per sé stessi….. Quella è idiozia…



Il cacciatore rimase perplesso e sorpreso dalle parole di quel piccolo ometto…

“Farò finta di crederti allora halfling, a patto che tu mi racconta il perché ti chiamarono eroe, avanti convincimi allora…”



“A te non devo nulla uomo…”



Il tono di Migosh era quasi diventato sprezzante, i ruoli sembrano essersi invertiti, e fu allora che dagli occhi dell’uomo scese una lacrima, non c’era più traccia nè di insolenza nè di sarcasmo in quella figura…



“Hai ragione, ma ti credo per favore, se fosse vero quello che dici mi doneresti pochi minuti di felicità, è da tanto che non sento storie di persone coraggiose che rischiano la propria vita per altri..

Raccontami una favola d’altri tempi, una favola che una volta era realtà.. Raccontami la tua storia”



Il muro che si era creato tra i due sembrò sgretolarsi sotto il suono di quelle parole, Migosh si sedette su quei freddi gradoni di pietra invitando il suo interlocutore a fare lo stesso …

Non era consapevole del perché stesse nper condividere una cosa così importante con qualcuno che fino ad un minuto prima lo aveva deriso, ma c’era una atmosfera nostalgica nell’area..

Fu così che quelle due figure si isolarono nel frastuono di quell’immensa arena, e Migosh iniziò a raccontare…



Facevo parte della Veglia Legio, corpo scelto della Militae Resilienta, gilda di cercatori di tesori di Camarilla…

Io avevo una squadra, avevo dei fratelli al mio fianco con i quali condividevo tutto…

Le nostre missioni la maggior parte delle volte riguardavano il recupero di membri della gilda dati per dispersi, di cui non si avevano tracce da diverso tempo…



Il nostro compito era ricostruire il percorso effettuato dal gruppo e tentare di salvare il salvabile della missione.. Ovviamente le priorità delle missioni erano variabili, a volte era di assoluta importanza riportare indietro il gruppo, altre volte ciò che il guppo trasportava… L’unica costante era una e una sola, eseguire gli ordini alla lettera…..



Le missioni erano frequenti, alcune più impegnative altre meno, ma la perfetta disciplina a cui eravamo stati sottoposti, la perfetta intesa che si era creata nel tempo ci rendeva pronti ad ogni tipo di sfida..



La missione in questione all’apparenza era assolutamente usuale, recuperare un gruppo che era scomparso nelle terre orientali, a sud delle terre degli elfi, sembrava dagli ultimi rapporti che fossero alla ricerca di un tesoro abbastanza insolito, una pelle di drago che si diceva appartenesse all’ultimo drago visto in circolazione secoli fa, una rarità per gli amanti del genere insomma, difatti il gruppo era composto principalmente da druidi, persone sagge che sapevano il fatto loro.

Questo infatti era ciò che mi lasciava abbastanza perplesso, uomini così non erano avezzi a perdersi perdipiù in ambienti del genere, dove le foreste e le radure erano l’ambiente principale…

Doveva essere successo qualcosa…

Io fino a quel momento non mi ero mai posto il dubbio se i draghi esistessero o meno, ma non mi interessava, dovevamo riportare indietro quei druidi….



La preparazione fu breve, e non fu nemmeno difficile trovare il luogo descrittoci da Lucius… Modestamente orientarmi e trovare sentieri è la mia specialità…

I problemi però iniziarono quando ci rendemmo pian piano conto che più ci avvicinavamo al luogo più la foresta si avizziva, l’odore iniziava a diventare fetido, e fu seguendo quell’odore che arrivammo ad una parete rocciosa che non presentava alcuna apertura….



Ahhahah… A chi volevano darla a bere.. Mi bastò una rapida occhiata per capire che quella apparente parete naturale altro non era che un’apertura per una galleria che andava in profondità vero chissà quale luogo..



Con le torce in mano ci addentrammo, eravamo in tre luci, tutti vicini, l’odore era insopportabile lì dentro, tutto sembrava estremamente uguale là dentro, non un particolare oltre a ragnatele e muschi di ogni genere marcescenti che ricoprivano per la maggiore quei cunicoli che sembravano non avere meta…
Eravamo silenziosi, completamente impercettibili all’udito, era la nostra specialità la discrezione, quando ad un certo punto un rombo assordante, accompagnato da un grido inumano….
Luce……. Queste furono le parole del mio compagno che indicando il suo medaglione iniziò ad emanare una fioca luce, mentre noi riponevamo in un attimo le torce nello zaino.
In un baleno ci catapultammo verso il rumore.. Lo spettacolo che ci si parò di fronte era atroce..
Il cunicolo si apriva in una stanza enorme, tutte le pareti erano ricoperte di rune raccapriccianti che emanavano una malvagità mai percepita, erano luminose, di un rosso sangue..
Al centro quattro fasci di luce violaceo entro i quali si distinguevano quattro figure umanoidi… Aguzzai la vista, erano i druidi, i cui corpi si stavano consumando sotto l’influsso di quella strana magia…
Una voce di sottofondo si udiva, riempiva tutto lo spiazzo, ma non riuscivo a capire il luogo di provenienza, anche i miei compagni si guardavano attorno increduli e spaesati….
Quando ad un certo punto, sullo sfondo, notai che ciò che prima pensavo fosse un ammasso di pietre in realtà era una carcassa, un enorme carcassa, un misto di carne e ossa che sporgevano da quello che una volta doveva essere …. Un drago Maledizione!!
E di fronte ad esso, tra le nuvole pestilenziali che iniziarono ad innalzarsi davanti a quello che un tempo doveva essere il muso del drago iniziò a materializzarsi un’esile figura, coperta di stracci, senza capelli, scalzo e palesemente un uomo..
Sul suo corpo erano tracciati tatuaggi runici dello stesso colore sangue de quelli delle pareti…
Era lui la fonte della voce, quando ad un certo punto il tono crebbe repentinamente, concludendosi in: “Alzati… Ora!”
I fasci di luce si diressero d’un tratto verso la carcassa, che fu investita.
Ciò che una volta era un drago nobile iniziò a riprendere vita, alzandosì sulle zampe ed iniziando a sbuffare una sorta di aria verdastra dalle narici..
Ad un tratto sentii una freccia sibilarmi alle spalle, e la guardai impiantarsi nel cranio dello stregone di fronte il quale cadde a terra in un attimo senza vita… Telsil lo avevo colpito a morte…
L’incosciente aveva eliminato un problema ma ne aveva creato uno maggiore… il Drago ancora in putrefazione ci stava fissando…
 
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