[MdT - l'equilibrio spezzato] BG Vasily Zaitsev, BG Vasily Zaitsev

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Kordfury
view post Posted on 29/4/2010, 17:40




Il respiro si fa sempre più lento, la mira si stabilizza, metto un po di neve in bocca, nessuno deve accorgersi di me, il giovane passa davanti al mio mirino, chiudo gli occhi per un secondo,mi isolo, il freddo la fame non si fanno più sentire,è giusto quello che sto facendo?, i pensieri si sovrappongono ma una risposta li sovrasta, la grande madre russia lo vuole il compagno Stalin lo vuole, apro gli occhi ,trattengo il respiro seguo il mio obbiettivo, aspetto un segno per coprire il mio sparo, sento sibilare alle mie spalle un colpo di mortaio,3…2….1…BANG,il giovane si accascia a terra per un secondo sembra che il suo sguardo senza vita mi fissi giudicandomi, nessuno se ne accorge,lavoro completato, strisciando mi sposto dalla mia posizione per raggiungere i miei compagni


25 dicembre 1942

“allora compagno Vasily un altro sporco mangiapatate giace nel suo sangue??” disse Ivan
“Certo….” Un finto sorriso comparve sul mio volto, non sopportavo il fatto che i miei compagni scherzassero sulla vita e la morte e vero siamo in guerra la vita di un soldato vale meno di zero ma sono pur sempre uomini
“Se non vi dispiace io vado a riposarmi sono esausto…”dissi
“Non credo proprio”disse una voce tonante dal fondo della stanza ,era il comvid Dragan, una leggenda umana,un’eroe pluridecorato,un sadico,molti pensavano fosse la reincarnazione guerrigliera di Stalin.
“Il compagno Stalin vi vuole subito in marcia per raggiungere Stalingrado!!,Cagnaccio” si rivolse a me, odiavo quel soprannome, mi era stato affiliato durante l’addestramento a causa della particolarità dei miei occhi,uno azzurro ghiaccio, il destro, e uno verde ,il sinistro, il che mi faceva assomigliare molto ad un Husky questo era il motivo di base..
“Tu sarai a capo del gruppo Stalingrado primo con te verranno…..mmmmmm vediamo” lo sguardo si spostava velocemente sui presenti
“Aksyon”
“ferito al braccio in polonia “ pensai tra me e me
“Amos”
“gamba in cancrena”
“Andrei”
“sordo da un’orecchio”
“Bayan”
“cieco da un occhio”
“Dan”
“troppo giovane per sapere cos’e veramente la guerra”
“Davyd”
“un vecchio prossimo alla fine”
“e per finire Dorofey”
“un pazzo reso folle dalla guerra”
“Partirete all’istante, passerete per la citta di Lenya per rifornirvi e poi procederete verso Stalingrado,tutto chiaro?!?!?”
“Bene passeremo da Lenya una città semideserta con che coraggio chiederemo a quei quattro contadini gia provati dalla fame di ristorarci, a questo punto conveniva farci marciare verso berlino con un grosso bersaglio disegnato sul torace forse avremmo fatto piu strada, Dragan ce l’aveva sempre avuta con me il motivo sconosciuto, forse perche in giro si diceva che con il fucile ero meglio io e questo non gli andava giu”pensai
“CAGNACCIO!!!! Ho detto tutto chiaro?!??!”
“Certo comvid tutti quelli nominati dal comvid dragan raccolgano le loro cose ci vediamo fuori tra 5 minuti”
imbracciai il fucile e mi diressi verso l’uscita ,alzando la vista notai che dragan mi stava guardando quando gli fui vicino mi prese una spalla avvicino la bocca al mio orecchio e disse sottovoce
“visto che bella squadra che ti ho fatto cagnaccio vedi di non restarci secco”detto questo scoppio in una fragorosa risata.

2 gennaio 1942
Ormai è da 8 giorni che camminiamo in mezzo alla bufera per raggiungere lenya le provviste scarseggiano Amos non riesce a proseguire a causa della gamba e gli altri sono allo stremo .
In lontananza si vedono delle case la salvezza,ma ce movimento troppo movimento faccio segno ai miei di fermarsi
“restate qui vado a controllare forse siamo arrivati”
Imbraccio il fucile accovacciato mi avvicino lentamente a un promontorio che potrebbe darmi una visuale migliore mi giro per dare un’occhiata ai miei compagni che ormai sono quasi a 100 metri sono stremati, continuo a camminare arrivato sulla sommita mi sdraio, mi copro con un po di neve imbraccio il fucile e osservo attraverso la mia ottica,
“dannazione ,tedeschi sono arrivati prima di noi, impossibile eliminarli tutti in piu ce anche un semicingolato, ma perche occupare questa zona spersa nel nulla” mi passo la mano sugli occhi, sperando che quello che ho visto scompaia ,invece l’incubo risulta essere reale abbasso il fucile, una lacrima solca il mio viso è la fine… faccio per alzarmi quando all’improvviso la vista si annebbia.
Al mio risveglio mi ritrovo legato ad una sedia con quattro individui in uniforme tedesca che mi urlano addosso nella loro lingua che non riesco a comprendere, mi colpiscono mi percuotono penso che ci fossero piu denti miei per terra che nella mia bocca sento benissimo il sapore e l’odore del sangue che mi sgorga sul viso,improvvisamente i miei sensi si fanno piu acuti sento il battito del cuore dei quattro individui riesco a sentire il loro odore tutto si rallenta il respiro si fa piu intenso una strana forza cresce dall’interno quando ad un certo punto perdo i sensi.
“ehi sveglia!!”
Apro gli occhi tutto è offuscato riesco pero a distinguere un’ombra che si avvicina verso di me
“svegliati fratello”
“fratello?io non ho fratelli”rispondo con un filo di voce
“ahahahah sei simpatico vasily, o forse dovrei chiamarti cagnaccio”
La vista si fa chiara un’uomo sui trentacinque e accovacciato porta lunghi capelli neri accomodati dietro alle orecchie
“non chiamarmi CAGNACCIO” urlo con quel poco di energia che mi rimane
“Lo so ,scherzavo, piu che un cane sei molto simile ad un lupo… o forse dovrei dire ad un uratha”
“un uratha????che diamine è?”
“lo scoprirai con il tempo, il mio nome è Senyn,avanti alzati,ti aiuto”l’uomo mi solleva dal buste con una facilita sovrumana e mi appoggia sulla sedia,finalmente la vista è a fuoco e riesco a osservare cio che mi circonda le pareti sono inondate di sangue i quattro corpi dei miei torturatori giacciono a terra dilaniati
“ma che cazz…”
“èh!! hai combinato un bel casino qui” un sorriso compare sul volto duro dell’uomo,
“avanti indossa questi e seguimi” mi dice l’uomo lanciandomi dei vestiti, solo ora mi accorgo di essere completamente nudo
“perche dovrei seguirti”dico mentre mi appresto ad indossare i vestiti
“prima di tutto per conoscere la verità”
“la verità su cosa “ chiesi con tono infastidito
“anche quello a suo tempo, e poi non vorrai mica morire congelato in mezzo al nulla “ un altro sorriso comparve sul volto dell’uomo
“presto che devi conoscere i tuoi fratelli e la tua nuova famiglia”.



16 agosto 1997
“sono un tutt’uno con cio che mi circonda” questa è la frase che continuo a ripetermi sono ormai sei giorni che sono fermo immobile senza mangiare,
“quel vecchio non riuscira a farmela ancora” ripenso attentamente al percorso che ho fatto alle trappole che ho sistemato, alle possibili vie che potrebbe prendere Senyn, sono coperto da entrambi i lati e dietro di me ce una scarpata impossibile raggiungermi senza che me ne accorga, il respiro si fa lento sempre di piu,un movimento!, l’occhio scruta attraverso l’obbiettivo in cerca di un movimento, foglie che si muovono, rami che si spezzano,nonostante la distanza riesco a percepirli indistintamente, un’ombra davanti all’obbiettivo, “Senyn se la cava ancora per la sua eta “pensai,”inutile provare a seguirlo con la vista devo affidarmi ad altri sensi,chiudo gli occhi e mi concentro, nelle mie narici si fanno spazio una moltitudine di odori, la selvaggina, il profumo degli alberi, ma lui ne ha uno inconfondibile,ed è vicino …..troppo vicnio, affero il coltello che porto sempre sulla fodera vicino alla caviglia mi giro di scatto puntando a dove teoricamente dovrebbe esserci la gola, ma una mano mi blocca e subito dopo mi ritrovo a terra con Senyn che mi sottomette tenedomi a terra con il braccio.
“Bastardo..”ringhiai
“è cosi che parli a tuo padre?” disse senyn con un sorriso
“scusami padre non volevo”
“sei diventato bravo….”nel mentre senyn pronuncia queste parole mi libera dalla sua stretta
“per un’attimo eri quasi riuscito a fregarmi , guarda” il vecchio uratha mostra un grande squarcio sul fianco
“lascia che ti curi padre” apro una tasca del mio giubotto tattico e tiro fuori dell emostatico in polvere e delle garze
“grazie figliolo, devi imparare a non sottovalutare il tuo nemico che sia uno spirito potente, o un povero vecchio come , non dare nulla per scontato quella scarpata non e invalicabile e alcune tue trappole tranne quella che mi ha ferito erano facilmente individuabili, se fosse stato nell’isyl difficilmente saresti sopravvissuto gli spirito possono essere nostri alleati ma anche dei temibilissimi nemici,”
“Perdonami padre se ti ho deluso e se non sono degno di essere tuo figlio”dissi abbassando lo sguardo
“non ti vergognare sono fiero di te ora torniamo al castello, ora non sei piu un cagnaccio ora sei un lupo, ora sei odinokiu vuolk , lupo solitario“.
 
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