CITAZIONE (Oompaloompa @ 10/1/2011, 15:10)
- Particolarità dei pg: Io stesso ho insistito affinchè voi troviate modo di caratterizzare il vostro personaggio, basta che:
a- L'elemento caratterizzante non sia di disturbo per il gruppo, ho molta meno pazienza del Nardu io.
b- Riusciate ad interpretarlo come si deve, altrimenti evitate.
Ti voglio dare un suggerimento per questioni di caratterizzazione del personaggio che possono risultati "scomode" o inappropriate.
Previo il fatto che IMHO dovresti lasciare libertà ai giocatori di far qualcosa anche al di fuori degli schemi, nei limiti della coerenza ovviamente, e che tutto è per lo meno discutibile, anche se non per forza accettabile.
Ti pongo immediatamente un esempio: Vito Puttano.
Ovviamente un nome che ha un che d'insolito e che potrebbe indurre ad insensate ilarità, anche a danno della sessione stessa.
Le strade, secondo me, intraprendibili da parte di un DM sono 3:
1) Impedire un tale scempio per un PG ritenuto da me inaccettabile sotto ogni punto di vista
2) Accettare ed ignorare la cosa perchè non la ritengo particolarmente dannosa per l'avventura in sé (è la politica che ho adottato io)
3) Accettare ma penalizzare in gioco la cosa (avvertendo il giocatore dei rischi della sua scelta)
Ti spiego quindi l'opzione 3 che potrebbe essere la mezza via quando il giocatore s'impunta e non accetta la strada 1 e il Narratore non riesce proprio ad accettare la strada 2 chiudendo entrambi gli occhi.
Nell'esempio di Vito Puttano, dato il cognome ritenuto da me vergognoso, il personaggio ha libertà di giocarlo e di presentarsi come meglio crede, ma si trova penalizzato in occasione di eventi importanti o a cui io DM voglio dare un certo spessore/serietà.
Facciamo quindi ipotesi che il gruppo chieda udienza ad un nobile per un qualsivoglia motivo, i personaggi sono chiamati a presentarsi per poter essere annunciati prima di entrare nella sala di ricevimento. Tutti i giocatori con personaggi "normali" saranno fieri a loro modo di presentarsi con nomi, cognomi e titoli pensati appositamente per far trasparire quel che desiderano.
Il giocatore che invece interpreta Vito Puttano, dopo essersi presentato sorridendo con il nome completo, si trova il rifiuto del png che gli vieta l'ingresso al cospetto del nobile dato il retaggio vergognoso. Il giocatore si trova quindi pubblicamente umiliato e posto dinnanzi ad un bivio: rinunciare, almeno momentaneamente, al tanto agonizzato nome o rifiutare di presentarsi come gli altri.
In questi casi (e possiamo dire anche in tutti gli altri) il DM ha sempre l'ultima parola e non può "perdere" nei confronti del giocatore/personaggio.
Tutto il discorso nasce pensato al battibecco tra te e Capo, il quale vuole interpretare un personaggio che parla in maniera insolita.
Se secondo te è una cosa scomoda, ma lui ci tiene ad interpretarla, potresti concedergliela premettendo che alcuni png potrebbe ridere di lui e/o considerarlo diversamente.