[Sine Requie - Sanctum Imperium] Clerks Malordine, Il Frate Penitenziale

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DisaronnoAmaretto
view post Posted on 4/1/2012, 15:55




DIARIO MEDICO


Anno Domini MCMLIII
Solstizio d'estate
Misericordia SS. Giovanni e Paolo, Venezia




Oggi 21 Giugno 1953, 7 persone sono state ricoverate per gravi attacchi subiti da simplex che si erano avvicinati troppo alle porte della città. Esporrò ora i vari casi:

6 di loro sono templari, 1 un civile.

3 di loro non hanno riportato ferite di grave entità, è bastato applicare un unguento basilare arricchito con foglie di artemisia. Tempo stimato di ripresa: 1 settimana.

3 di loro hanno riportato gravi feriti estese sul tutto il corpo. Abbiamo provveduto con l'applicazione di impacchi freddi, con la successiva cicatrizzazione forzata delle ferite. Tempo stimato di ripresa: 2 mesi.

1 di loro ha dovuto subire un intervento atto a rimuovere l'arto inferiore destro e l'arto superiore destro. Anche se dovesse riprendersi non avrebbe alcuna possibilità nel Sanctum Imperium. Tempo stimato di ripresa: NESSUNO, si procede con l'espurgazione del soggetto prima che diventi una minaccia.

RIFLESSIONI



Nulla di nuovo, tutto normale.
Ogni giorno le persone che si allontanano troppo dalla città finiscono con il ferirsi gravemente o, peggio ancora, col diventare morti.

Il paziente 7 è il caso n°. 1200 da quando ho iniziato a prestare servizio come frate penitenziale.

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Nacqui a Verona il 21 giugno 1926, esattamente 27 anni fa. La mia era una famiglia di un certo prestigio e molti dei miei predecessori parteciparono alla 1° Guerra Mondiale come generali o comandanti. Mio padre non partecipò al grande conflitto, era troppo pigro e annoiato per sostenere le ragioni di persone che si divertivano a schierare soldati-burattini per capricci di potere. A lui bastava la piccola fabbrichetta metallurgica che aveva fuori città. Morì sbranato dalla sua stessa servitù.
Mia madre invece era una donna eccezionale di origini molto povere, che nonostante il status sociale godeva di molti privilegi. Era notevolmente dotta nell'arte della coltura di erbe e nell'addestramento di cani e cavalli. Riuscì efficacemente ad insegnarmi tutto ciò che conosceva, accendendo in me quella che è la mia grande passione per gli animali e per le piante.

Negli anni antecedenti alla 2° Grande Guerra, ebbi l'opportunità di poter arricchire il mio sapere sul mondo faunistico e agricolo, lavorando presso la nostra fattoria insieme a mia madre, anche se questo andava contro ogni volere di mio padre, lo considerava un lavoro da "schiavi barbari". In quel periodo conobbi il mio attuale compagno di vita Fenris, un bellissimo lupo italiano che, con molta pazienza, riuscì ad addestrare.
La guerra scoppiò ma ancora non rappresentava una minaccia concreta per casa Malordine.
Poi venne il 6 Giugno 1944 e tutto cambiò.

Dopo la morte di mio padre, mia madre vollè trasferirsi a Venezia, considerata l'ultimo baluardo di salvezza per l'Italia del nord-est. Non fu così: la città subì un attacco pesantissimo da parte dei morti e i soldati italiani riuscirono con fatica a contenere l'assedio. Mia madre moriì durante l'assalto, io moriì la notte stessa.

Era il 1947 e per colmare quel vuoto lasciato dalla morte di mia madre diventai un francescano. Non lo feci per rifugiarmi in qualche divinità protettrice e amorevole, ma per aiutare le persone più bisognose. La mia conoscenza di botanica mi aiutò molto nel percorso ecclesiastico e offrì l'opportunità di svolgere un ruolo concreto, e non solo spirituale, all'interno della comunità di Venezia ormai in ginocchio per gli attacchi continui dei morti.

Lavoro a Venezia come frate penitenziale ormai da 6 anni e devo dire che il modo di fare del Sanctum Imperium comincia a starmi stretto, i morti sono una minaccia reale e privare tutte le persone di un mezzo per la propria autodifesa, armi, e per la propria sopravvivenza, la medicina vera e propria, non porterà alla costituzione di un mondo migliore privo di morti. Non vi è nessuna apocalisse, il mondo ora ha solo bisogno di essere liberato da ogni forma di male e se la chiesa non si affida ai propri fedeli, questa minaccia non verrà mai sventata, E se questo significa dover affrontare il fuoco col fuoco non sarà per me un problema passare dalla parte dell'oscurità.

Ho sentito parlare di un certo Ner'zhul, una divinità diversa rispetto al dio cristiano, più umana.
Potrò approfondire le mie ricerche una volta che sarò tornato a Venezia, per ora il frate maggiore mi ha convocato nel suo studio; mi ha accennato un incarico fuoricittà, non so di cosa si tratti ma ho la sensazione che questa sarà la più grande opportunità della mia vita.

Frate Clerks




 
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